lunedì 5 maggio 2014

USCIRE DALL'EURO? SÌ MA DA SINISTRA di Emiliano Brancaccio

Emiliano Brancaccio
Emiliano Brancaccio spiega perché, contrariamente a quanto i dominanti vogliono far credere, l'eurozona può ancora implodere. Occorre quindi pensare a come uscirne. L'uscita può tuttavia essere compiuta in modo liberista o anti-liberista. Brancaccio lo ribadisce in un contraddittorio con Morya Longo de Il Sole 24 Ore.
Sarà che noi saremo prevenuti, ma pensiamo che Longo è uno di quelli che non potendo sputare sul piatto dove mangia, si è dovuto arruolare nell'armata "se usciamo dall'euro è la fine del mondo". L'armata attacca con argomenti che sono spesso scientificamente risibili. L'ultima balla di costoro è che in caso di uscita ci sarebbe un default catastrofico poiché tutti i "prestiti obbligazionari", sarebbero stati contratti sotto giurisdizione anglosassone. Precisiamo. Per ciò che concerne l'emissione titoli di debito pubblico essi sono messi sotto giurisdizione italiana e potranno essere convertiti nella nuova valuta. Per quanto concerne le obbligazioni emesse da grandi aziende italiane sui mercati finanziari, è vero che esse possono cercare di finanziarsi speculando con le valute più diverse. Un giochino diventato odinario nelle bische borsistiche (per non parlare dei "mercati ombra"). Ma è proprio a questo marasma che occorre finalmente porre fine, regolamentando i meccanismi di capitalizzazione delle aziende nazionali strategiche, ovvero sottraendole alla spirale del capitalismo-casinò.
Qui sotto la registrazione del confronto tra Emiliano Brancaccio e Morya Longo.


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