martedì 17 giugno 2014

"CARO BAGNAI, L'EDUCAZIONE VIENE PRIMA" di Ugo Boghetta

Perché è stato annullato l'incontro di Bologna "Europa oltre l'euro" del 14 giugno

«Sono rimasto allibito e sconcertato dai tuoi due scritti apparsi sul tuo blog a proposito dell'assemblea prevista per sabato 14 giugno a Bologna dal titolo: Europa oltre l'euro.
Quello che hai scritto non ha senso. Si può essere no-euro o sì-euro ma l'educazione viene prima. I toni possono essere anche aspri ma non bisogna dire bugie.


Ogni passaggio è stato gestito con te e con la sua segretaria. Ciò comprende anche che l'iniziativa fosse firmata sinistra noeuro di Bologna e che Asimmetrie avrebbe propagandato la cosa; del resto era uno scambio con la mia partecipazione al convegno di Asimmetrie di Aprile. 

Il fatto che, a quattro giorni dall'incontro e a circa un mese dalla richiesta e conferma della sala, il Comune chieda improvvisamente 850 euro fa parte di storie di ordinaria burocrazia o tentativi di sabotaggio. Cosa poi risoltasi positivamente. Non chiami forse Bologna: “Piddinia”!
Non si capisce dunque perchè te la prendi con noi! 

A proposito della sala. Avevamo chiesto quella sala (cappella Farnese) , pensando anche a te, perchè è bella, prestigiosa e centrale. Per averla era necessario coinvolgere un consigliere comunale. A questo si è prestata la consigliera Salsi interessata all'argomento. Federica è una delle prime espulse dal M5S.
Inoltre, come ben sai, ho incontrato il compagno della CGIL che ti aveva contattato. Abbiamo così saputo che pensavano ad un seminario: possibile fra l'altro solo in autunno. E, come ben sai, abbiamo insieme convenuto che noi intanto organizzavamo l'iniziativa già concordata e loro ci stavano dando una mano a pubblicizzare l'iniziativa. Cosa che hanno fatto.
In effetti ho aspettato a chiamare il signore di cui parli perché quando ho ricevuto la sua mail non sapevo se l'incontro si sarebbe tenuto; del resto l'oggetto della conversazione era dove andare a cena.
Così stanno le cose. I mal di pancia solo tuoi.

Che tu ritenga inattuale la sinistra no euro è opinione nota. Così come è ovvio che noi riteniamo debba nascere per contrastare il campo alla destra noeuro. In ogni campo poi ci sono problemi. Ognuno fa le sue scelte. Del resto nessuno ti ha particolarmente criticato per aver votato i candidati noeuro nelle lista della Lega e aver contribuito a eleggere Borghezio. La situazione dei noeuro in Italia è complicata e dovremmo evitare noi stessi di montare la panna. Dovremmo però anche finirla con gli uomini della provvidenza: Berlusconi, Bossi, Grillo, Renzi. Non se ne può più. I noeuro di sinistra dovrebbero essere diversi anche in questo.
Io non so perchè hai cambiato idea, ma bastava dirlo senza sputare sugli altri.
Se pensi che la prospettiva noeuro in Italia passi solo per la lepenizzazione di Salvini e Meloni, devi avere il coraggio di argomentare e rivendicare questa prospettiva. Ma forse hai paura di non essere seguito da molti.
Forse hai avuto paura che l'incontro di Bologna dimostrasse che c'è una variegata potenziale sinistra noeuro. E per evitare questa eventualità inventi pretesti, dici bugie e non ti curi delle pessime cadute di stile. In fondo questo incontro bolognese ha chiarito da che parte stai e che sei inaffidabile.

Addio o arrivederci; chissà.

Ugo Boghetta»


Fonte: https://www.facebook.com/ugo.boghetta/posts/688520427851194?comment_id=688531131183457&offset=0&total_comments=6&notif_t=feed_comment_reply

163 commenti:

  1. Bagnai è un personaggio che per capirlo è necessaria un'analisi multilivello, anche psicologica. Che è un maleducato lo han capito tanti suoi lettori, ed io lo sono stato, trattati da questo signore in modo come minimo villano.
    Per sapere di cosa stiamo parlando è comunque sufficiente il livello politico. E' uno che ha votato ed invitato a far votare la Lega Nord e che difende la Le Pen.
    A me basta e avanza.

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    1. Prendi forza delle tue ragioni e firmati.
      Il programma di Marine Le Pen è per molti aspetti interessante;uscita dall'euro, dalla Nato e partenariato commerciale con la Russia.In tempi non sospetti anche Costanzo Preve elogiò la Le Pen.

      saluti Luca Tavazzi

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    2. Tu invece se non ti firmi ci fai un piacer. Di come ti chiami non ce ne frega niente.

      Un altro Anonimo.

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    3. La solita stizza irrequieta del piddino offeso ?? Fai un respiro profondo... NON SEI SU SCHERZI A PARTE, la luce in fondo al tunnell è veramente un treno.

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    4. Siete un disco rotto...... Date di piddino a destra e a manca. Io quelli lì non li ho mai votati.
      Il ditino alzato da maestrino puoi fotografarlo e mandarlo al "tuo economista di riferimento". Successone la Lega, come tutto il fronte antieuro (ma di questo mi dispiace tremendamente).

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    5. Per me il piddino non è solo colui che vota partito democratico, ma tutti quelli che per sola scelta ideologica rifiutano la realtà delle cose. Lo dimostra la tua reazione a solo nominare la Le Pen, ulteriormente se ti dispiace che il fronte noeuro abbia avuto un qualche successo.

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    6. Ecchecazzo! E questo sarebbe un dibattito? Facciamo a chi ce l'ha più lungo? Mi sono sempre chiesto quale mai potrà essere lo scopo di un tale modo di discutere e sopratutto se chi lo produce ha in mente che gli effetti di quello che fa sono diametralmente opposti a quello che penso di voler ottenere. AUGURI!

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  2. Vedere l'oggi senza conoscere il passato e come pretendere di capire un libro solo guardando la copertina. È troppo facile criticare senza conoscere. Direi di partire da http://goofynomics.blogspot.it/2011/11/luscita-delleuro-redux-la-realpolitik.html considerando anche il fatto che sul "il manifesto" l'articolo sembra scomparso.
    Saluti.

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  3. @ TAVAZZI

    fino a lì (novembre 2011) tutto bene con Bagnai. C'è poco da dire.
    Il problema è che successivamente Bagnai, come giustamente fatto notare, fa una capriola... a destra.
    Nel gennaio 2013 firmò infatti con soggetti che la "lotta di classe" l'han sempre fatta, ma dalla parte del grande capitale.
    Si sta parlando del manifesto di solidarietà europea.
    Di questo Tavazzi che dici?
    Cos' che dobbiamo prendere per "autentico" pensiero di Bagnai?
    E' autentico il Bagnai di sinistra, quello originario, o quello di destra, successivo?

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    1. "Nel gennaio 2013 firmò infatti con soggetti che la "lotta di classe" l'han sempre fatta, ma dalla parte del grande capitale."

      Francesco, la sinistra italiana ha ammazzato la classe per cui avrebbe dovuto lottare. L'ha tradita e continua a farlo. Non è un concetto difficile da capire.
      Fossi di sinistra, sarei incazzato come una tigre.
      Ma siccome prima di essere di sinistra o di destra sono italiano, sono molto più incazzato di una tigre.

      Chinacat

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    2. Da che parte sta Bagnai??
      VOI dovreste chiedervi da che parte state!
      L'ex sinistra, con i suoi oziosi distinguo, ha tradito il popolo e ora ci impartisce raffinate leZZioni di Galateo!
      Sapesse, Contessa!!!

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    3. Il pensiero economico di Bagnai non è mai cambiato: è sempre stato di sinistra nel senso che tra quota salari e profitti è sempre stato dalla parte dei salari.
      Casomai sono cambiate le sue frequentazioni dopo essersi reso conto che sotto l'etichetta politica "sinistra" non era condivisa la medesima visione economica, ma se la sinistra è diventata il partito della finanza, cosa ne può Bagnai?

      è vero che si tratta di una sinistra in un ambito capitalistico: voi state pure a fognare di abolirlo, io di fogni ne ho veramente abbastanza e con tutti i suoi difetti al momento non si è mai stato realizzato nessun sistema migliore (e neanche pari).

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  4. Chiedo scusa,

    rispondevo a Capozucca

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  5. Andrea come metti assieme quanto (giustissimamente!) scriveva Bagnai nello scritto che segnali:

    "continuando a difendere l’euro, per evitare una spiacevole autocritica, la sinistra si espone al rischio di essere sorpassata a sinistra. Lascerà cioè un argomento vero e inoppugnabile (l’euro ha strangolato l’economia italiana) in mano alle destre più becere e nazionaliste (dalla Lega in giù). E allora la situazione diventerà difficilmente reversibile".

    Col fatto che il professore ha votato Lega alle recenti europee?
    Come fai a negare che è passato dall'altra parte della barricata?

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    1. La risposta la puoi trovare in questo post:
      http://vocidallestero.blogspot.it/2014/05/perche-noi-di-sinistra-votiamo-borghi-e.html
      E più sotto chinacat è stato anche troppo eloquente.
      P.S.
      Gli Anonimi dovrebbero almeno firmasi con uno speudonimo.
      Saluti

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  6. Io non nego nulla anzi, quello che dite è vero, per questo consigliavo di conoscere le cose. Bagnai da economista ha iniziato la sua opera di divulgazione da sinistra (la sua "parte" politica come ha detto più volte) ma questa sinistra non ha mai voluto un vero dialogo fino a farsi sorpassare a sinistra, dalla destra !! La sua è appunto un'opera di divulgazione che è passata per tutto l'arco costituzionale. La lega è l'unica forza politica che ha avuto il coraggio di dibattere apertamente sull'argomento, acquisendo consensi. Bagnai non è un guru come molti lo definiscono, ma un uomo che ha il coraggio di dire pane al pane e vino al vino senza volere nulla in cambio. Le persone lo leggono, si informano e decidono autonomamente superando le barriere ideologiche e votando a destra, di chi è la colpa ? Di Bagnai ? Non credo.
    Saluti

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  7. Sig. Boghetta, sbaglio o leggo bene?

    "lunedì 31 marzo 2014
    È nato il Coordinamento nazionale della sinistra contro l'euro"

    Complimentoni, ci avete messo "solo" 6 anni ad accorgervi del disastro che la sinistra e la destra hanno combinato in Italia.
    6 A N N I.
    Durante i quali la mia nazione è sprofondata nella peggior crisi sociale ed economica dalla sua unità e dalla quale ne uscirà letteralmente distrutta.
    E qual'è il problema?
    L'educazione del Prof. Bagnai.
    Ah certo, come no. Non i suicidi, la disoccupazione al 13% o qualche milione di italiani che vive sotto la soglia della povertà, giusto per citare alcuni dei brillanti risultati ottenuti in questi 6 anni di SILENZIO.
    Personalmente mi stupisco del fatto che non vi abbia mandato affanculo subito (neanche io sono molto educato) visto il totale ed assoluto FALLIMENTO della sinistra italiana nel tutelare non tanto gli interessi degli "italiani" (non chiedo così tanto) ma soprattutto nel tutelare gli interessi di coloro che dovrebbero essere i vostri elettori.
    Mentre voi, molto educatamente, vi chiamate l'un l'altro "compagno" e ascoltate gli Inti Illimani, c'è gente che non muore di fame solo perchè la Caritas passa qualcosa alla mensa.
    Last but not least:
    "Si può essere no-euro o sì-euro ma l'educazione viene prima."
    Questa sua brillante frase conferma ulteriormente che non ha ancora capito cos'è l'euro, nemmeno nel 2014.
    Complimentoni di nuovo.

    Chinacat

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    1. Bhè il rispetto per gli interlocutori è importante, lei che dice? (Educazione = rispetto)

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    2. La destra invece ha avuto un successone! E quelli né di destra né di sinistra se ne sono strabattuti, pure dell'"irresistibile" professorino pescarese.

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    3. 6 anni? Sta forse insinuando che a destra se ne sono accorti prima? Andiamo! Bagnai si fece conoscere frequentando la sinistra antagonista antieuro. E poi tanto per cambiare li ha mandati affanculo.

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    4. "La destra invece ha avuto un successone!"

      A parte il fatto che lo avevo già scritto ("del disastro che la sinistra e la destra hanno combinato in Italia") e che quindi mi sorgono seri dubbi sulle capacità di CAPIRE un testo molto semplice, mi complimento per l'assurdità di fondo.
      Se apri la porta di casa e trovi tua moglie con un altro, non te ne frega nulla che la tua vicina di casa sia ancora più zoccola.
      Cogli la sfumatura dell'esempio o serve un disegnino?
      Aggiungi poi un altro fatto: è la sinistra italiana ad essersi fatta "paladina" delle classi più deboli e l'espressione "lotta di classe" a destra non c'è mai stata.
      La sinistra italiana ha tradito il suo elettorato in maniera molto peggiore di come ha fatto la destra ma questo non vuole dire che quest'ultima sia migliore; solo uno sciocco arriverebbe a questa conclusione.
      E ripeto: siccome PRIMA di essere di destra o di sinistra sono italiano, sono incazzato con entrambi perchè hanno sfasciato la mia NAZIONE.

      Chinacat

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    5. Essere italiano non significa possedere una dote particolare. La classe politica che ci ha conciato in questa condizione l'hanno votata gli italiani come te (e come me). Il problema è che parti dal presupposto che la sinistra/destra istituzionale ha fatto errori allora la sinistra/destra va superata.
      Ma stiamo parlando si sinistra e di destra o di qualcosa che ci viene venduto come tale?
      Quale sinistra ha tradito? Il PD? Andiamo, quelli sanno a malapena come si chiamano, figurati se gli parli di collocazione politica!
      La sinistra non c'è in Italia da almeno venti anni!
      Ma i non votanti da che parte stavano/stanno?
      Disegnino? Grazie, se disegni come il tuo pescarese mi sa più che un disegnino mi ritrovo una vignetta.

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    6. "La sinistra non c'è in Italia da almeno venti anni!"

      Allora avvisa Boghetta di cambiare il nome blog, che ne dici? Diglielo tu che a me vien da ridere.
      Una cosa che invece non mi fa ridere affatto è questa:

      "il tuo pescarese"

      Io non sono l'avvocato di Bagnai ma questa frase è illuminante della forma mentis dominante: non importa COSA dice ma CHI lo dice. Sai quante volte ho già sentito questa canzoncina? E sai, soprattutto, chi la canta?
      Gente che di quel che c'è alle spalle delle analisi economiche fatte dal Prof. Bagnai, non solo non sa nulla ma non gli interessa nemmeno saperlo. Vuoi un bell'esempio pratico? Eccolo qui:

      "The Failure of the Euro By MARTIN FELDSTEIN
      The euro should now be recognized as an experiment that failed. This failure, which has come after just over a dozen years since the euro was introduced, in 1999, was not an accident or the result of bureaucratic mismanagement but rather the inevitable consequence of imposing a single
      currency on a very heterogeneous group of countries."
      (Gennaio 2012)

      L'autore del testo è un docente di economia di Harvard, cioè quanto di più "a destra" ci sia al mondo. Capisci adesso perchè la frase "il tuo pescarese" è una scemata? Sono ANNI che numerosi tra i massimi economisti mondiali ce lo stanno dicendo, quale che sia il loro orientamento politico.

      Per avere questa stramaledetta moneta ci hanno tolto e ci stanno tutt'ora togliendo libertà e diritti che sono garantiti dalla Costituzione Italiana e quindi anche questa frase è sbagliata:
      "Essere italiano non significa possedere una dote particolare"
      La NOSTRA dote è la nostra Costituzione; spero che tu sappia quanto è costata averne una.
      Se per avere l'euro debbo rinunciare alla Costituzione, spiacente ma smetto di essere gentile e cortese e tendo ad incazzarmi: la LIBERTA' non si tocca. Punto.

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    7. Ho parlato di sinistra istituzionale, cosa c'entra questo blog?
      Bagnai lo conosco da quando ha aperto il blog, l'ho mollato quando ha firmato il manifestino per l'Europa.
      Il resto te lo leggo domani..

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    8. A proposito di CHI LO DICE :
      http://vocidallestero.blogspot.it/2014/06/il-commissario-laszlo-andor-avalla-il.html

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  8. Bagnai è semplicemente inaffidabile. Inusabile a livello politico. Sono più i casini che crea dei problemi che cerca (?) di risolvere. Riguardo all'uscita dall'Euro ha creato tante di quelle divisioni che viene da pensare che in realtà più che pro-euro sia pro-Bagnai. Lasciatelo perdere a quello del fromte comune anti euro non glie frega una beata mazza.

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    1. Ma finitela di scrivere sciocchezze. Senza Bagnai non ci sarebbe stato nessun dibattito in italia, dove avevano organizzato le cose a puntino sia gli amici della sinistra di destra renziana sia quelli della sinistra finta sinistra di Ferrero, allergici a qualsiasi dibattito che contenesse la parola "euro".
      Secondo la vostra rudimentale logica populista per uscire da una dittatura dovremmo aspettare che sia qualcuno che vi piace politicamente a proporcelo? le persone colte e democratiche in Europa NON l'hanno fatto e hanno scelto quei partiti altrimenti impresentabili ma che difendevano la libertà e il diritto alla vita umana.
      Soltanto in italia assistiamo a questo spettacolo penoso di scontro tra populismi di regime tra berlusconiani-renziani e grillini, che sul fattore che ci sta riducendo un paese del terzo mondo sono in piena sintonia.
      Viva la Libertà, viva l'Uguaglianza, viva la Fraternità, viva Alberto Bagnai.

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  9. Ah, tra l'altro noto che i commenti qui da voi non sono moderati, proprio come da pipponomic :-D

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  10. Una piccola preghierina anche se sono ateo ci sta, questa è particolarmente intonata:

    Salve, Regina, Madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve.

    A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva; a Te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime.

    Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi
    tuoi misericordiosi.

    E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del Tuo seno.

    O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!

    AMEN

    Quando il paese sarà andato a remengo in una ipotesi più lunga (fine austerity ma non fine delle politiche neoliberali) o più corta (continua l'austerity + politiche neoliberali) fateci un fischio che noi attendiamo col cuore palpitante la fine delle vostre diatribe.

    Riccardo.

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  11. Alberto Bagnai è un grosso paranoico, megalomane, maleducatissimo. Quelle 4 nozioni di economia che ha, sono incomplete, non avendo mai studiato Marx (che razza di docente è? non bisogna essere necessariamente marxisti, ma conoscere Marx è fondamentale). La cattedra l'ha ottenuta grazie a qualche santo in paradiso. Chi lo conosce, lo sa molto bene. Questo a parte, alcune sue tesi possono essere interessanti, ma okkio alla direzione politica. Bagnai sa che esiste eccome! la dicotomia destra-sinistra. E lui va a destra. Uscire dall'euro e dall'europa è necessario. Ma bisogna proprio vedere come si esce. Questo coordinamento, ancora in fasce, sta tentando di farlo capire al mondo. Certi soggetti non vanno bene neanche per il CLN che auspicate. Perché tradirebbero per opportunismo. Fate la vostra strada. Lasciate Bagnai e i suoi amici, non vi curate di loro. Lanciategli solo i vostri strali quando è necessario

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    1. occhio alle calunnie.

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    2. Si infatti. Ma del resto ci si nasconde dietro l'anonimato. Che brutta gente ...

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    3. E chi sarebbe di "sinistra",chi ha scientemente e pervicacemente demolito ogni speranza di un mutamento sostanziale delle condizioni di vita delle classi subalterne,FINGENDO DI ESSERLO?.Quella pseudo "sinistra" che ha avvallato tutte le peggiori nefandezze a danno dei lavoratori facendogli credere che era per il loro bene?Quella orrenda e mefitica NOMENKLATURA, già all'opera nell'immediato dopoguerra con in testa un compito preciso,quello di arginare ogni possibile movimento di contestazione del "modo di produzione capitalistico"?E' questa la "sinistra"che molti "poveri di spirito",per usare un eufemismo,hanno creduto essere vicina ai lavoratori(sic),e che invece è stata un' architrave FONDAMENTALE del sistema,sostenuta da una base che definire fideista è riduttivo e ancora poco aderente alla realtà, di un elettorato che farebbe impallidire il più fanatico dei pasdaran mediorientali?Basta con le insulse parodie sulle dicotomie Destra/Sinistra,in campo da tempo,ne esiste una sola,LA DESTRA, ben rappresentata dall'attuale Pd e dal suo corollario di elettori oramai completamente perduti alla causa di una rinascita politica, morale, nonchè economica di questo paese,da sempre a sovranità limitata.Contestare questa "falsa coscienza" è da considerasi affine ai reazionari,o,i reazionari VERI sono proprio quelli che si indignano con chi,come Bagnai,afferma GIUSTAMENTE,che con questa inesistente e falsa "sinistra"non è possibile istaurare neanche un confronto, e a giudicare dalle sconclusionate e infamanti reprimende lanciate da personaggi inclini da sempre ai processi per "deviazionismo",salvo poi accomodarsi in ben più comode e remunerative "poltrone"istituzionali,una voce fuori dal coro come Alberto Bagnai infastidisce, perchè scalfisce ataviche e comode "certezze", denunciando sacrosantemente un modus operandi da troppo tempo invalso in quell'ambiente,posizione che va sostenuta e apprezzata invece,altro che strali e prediche fuori luogo arrivate da pulpiti ignobili e screditati.Luciano

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  12. È del tutto evidente che la sinistra no-euro dovrà fare a meno di Bagnai. È un vero peccato, ma in politica contano purtroppo anche i rapporti personali. Possiamo discutere all' infinito se ciò sia avvenuto per colpa di Bagnai o di sinistra no-euro, ma sarebbe inutile. Più interessante è capire bene, ma veramente bene, se dietro ai personalismi ci siano invece (o anche) obiettivi politici inconciliabili. Personalmente penso che se a Bagnai facesse comodo la sinistra no-euro sarebbe molto più conciliante. Più probabilmente, invece, gli fa ombra: in certi ambienti non depone a favore farsi vedere in compagnia dei (veri) comunisti.

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    2. personalmente mi interessa sapere chi abbia mandato a monte l'incontro. Perché, poiché le due parti si danno la colpa reciprocamente, è evidente che qualcuno stia mentendo, e vorrei sapere chi.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Gentile Simone, Bagnai ha voluto mandare a monte l'incontro. I motivi non li conosco ma lo ha fatto, la sua scusa è stata il possibile ed imprevisto cambio della sala in cui il convegno si sarebbe dovuto tenere, cosa che è stata fatta rientrare dalla Salsi, ma per correttezza si era voluto avvertirlo. Come Sinistra No Euro di Bologna, a noi tornava bene avere un nome che attirasse l'attenzione come il suo, anche perché neonati e non ancora in forze. A me spiace parecchio, visto il tempo e la fatica disposti per creare l'evento.

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    5. "Gentile Simone, Bagnai ha voluto mandare a monte l'incontro."


      Momento: Bagnai alla fine aveva accettato (stando alla cronologia di thread e commenti su Goofynomycs), a quanto mi risulta l'ultimo "no" - quello definitivo - lo ha espresso Boghetta, motivandolo con un post su facebook.

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  13. Sono circa quattro anni che Bagnai sta divulgando, sopratutto all'indirizzo del c.detto popolo della sinistra alcuni fondamentali e tutto sommato semplici concetti di macroeconomia.
    Una cosa che avrebbero dovuto e potuto fare i gruppi dirigenti della sinistra stessa nell'interesse dei lavoratori.
    Il momento è cruciale per il nostro Paese.
    Ho votato comunista da sempre, ma mi ha fatto una certa impressione sentire il confronto diretto tra Alemanno e Boghetta nel simposio del 12 aprile a Roma.
    Già allora il compagno Boghetta ci tenne a precisare: "Ritorno alla Sovranità sì, ma da sinistra!"
    Come dire: "lotta all' invasore sì, ma da sinistra".
    Una frase di chi, secondo me, non ha proprio capito la situazione.

    Gli rispose Alemanno che in quell'occasione, di fronte a Boghetta, palesò una certa dimensione da statista e larghezza di vedute che non avrei immaginato.

    "Di che ti preoccupi Ugo?" gli disse "L'uscita da destra o da sinistra è un "non problema" per il momento. Per fortuna abbiamo ancora una COSTITUZIONE DEMOCRATICA. Si esce con quella; A DIVIDERCI PENSEREMO POI"

    La capziosa distinzione tra un'uscita da destra o da sinistra, divide un fronte che IN QUESTO MOMENTO DEVE RIMANERE UNITO.
    E il fronte non è quello destro contro quello sinistro.
    E' quello contrario all'euro contro quello favorevole!

    La incapacità di molte persone di sinistra a concentrarsi sui problemi preferendo concentrarsi sulle appartenenze è una cosa che mi ha profondamente annoiato e che,in questo momento, (oltre a spiegare la vostra totale irrilevanza) allontana la prospettiva di un recupero delle nostre sovranità democratiche.

    Strano che molti a destra lo capiscano più facilmente che a sinistra.
    Comunque adesso mi è più chiaro perché ci abbiate messo tutti questi anni a prendere le distanze dall'euro.
    In gran parte per limiti culturali comuni a molti di noi.

    Ma adesso che l'avete fatto, prendete anche umilmente posizione a fianco di chi ha avuto il coraggio (LEGA NORD COMPRESA) di porla come battaglia fondamentale per il Tutto il Paese.
    Il vostro appoggio a liste tanto opache come quella di Tsipras o di Grillo, infatti e a mio parere, rende VOI ancora poco affidabili in questa battaglia.
    Non è Bagnai, credo, a doversi giustificare.
    Intellettualmente parlando, prima ancora che politicamente, credo dobbiate farlo voi.

    Andrea Di Maio

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  14. Bravo Di Maio! Salvini giuri sulla Costituzione, però! Non mi risulta che lo abbia fatto.

    Ho come la sensazione che l'influsso di Bagnai abbia spento lo spirito di osservazione e il senso critico di troppe brave persone. Ciò è normale perché si tende ad essere riconoscenti verso chi ci ha fatto capire dei concetti fondamentali, ma c'è un limite. Se ci rifletti, anche Grillo ha costruito il suo MOV giocando sul sentimento della riconoscenza (Parmalat, bond argentini, cip6...), tutte cose di cui nessuno parlava e nessuno conosceva.

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    1. Dici che l'aver compreso a cinquanta anni suonati alcune cose possa aver acceso l'entusiasmo del neofita?
      Può essere, non saprei.
      Quello che sappiamo tutti è che il recupero della sovranità economica e politica del nostro Paese è una vera e propria Guerra di Liberazione.
      Quando i comunisti decisero che, pur di liberarci dai tedeschi e dai fascisti, anche i monarchici potessero andar bene come momentanei alleati, essi dimostrarono, secondo me, una visione strategica ben diversa da chi oggi restringe il fronte per il recupero di questa sovranità alle sole forze di sinistra.
      Nessuno in quel momento, nel '44, a guerra in corso, disse qualcosa del tipo: "Hey! Ma noi siamo per la Repubblica!! Non possiamo allearci coi monarchici che oltretutto sono tra i maggiori responsabili di questo disastro!"
      Mutatis mutandis è proprio ciò che, invece, sento dire in continuazione dagli esponenti della Sinistra No Euro.

      Salvini non ha giurato sulla Costituzione?
      Bene, nostro dovere stanarlo su questo.
      Io ho sentito la loro candidata dire testualmente "Ridateci l'orgoglio di sentirci italiani!".Può sembrare poco, ma, dato il contesto, a me sembra abbastanza per decidere di andare a vedere le loro carte.
      Ho sentito la fascista Meloni dire cose di una pertinenza imbarazzante per chiunque si definisca di sinistra o anche semplicemente dalla parte del "Lavoro".

      Del resto, quante persone che sulla Costituzione hanno invece giurato, ne stanno facendo strame?
      E molti partiti che sono dentro la lista Tsipras non collaborano con queste persone?

      A me pare, ma non voglio fare l'esegeta di nessuno, che Bagnai non voglia perdere tempo con chi, sostenendo di aver capito la gravità della situazione, si balocca con divisioni tra patrizi e plebei, mentre Brenno è in città e sta andando a smontare il tempio di Giove.

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    2. Scrivi "una visione strategica ben diversa da chi oggi restringe il fronte per il recupero di questa sovranità alle sole forze di sinistra".

      Caro Di Maio, dimostri di non conoscere i fatti. Che invece sono questi (al netto dell'ironia): Dalla Mancia con furore.

      Ma evidentemente qualcuno (indovina chi?) fa finta di non capire e racconta cose non vere (meglio: false, come documentabile con video e documenti, non solo quello linkato). Ad esempio ciancia che i compagni di MPL vogliano battersi per l'uscita dall'euro SOLO al fianco di forze di sinistra.

      Questo è semplicemente falso! Chi propala tali falsità, tra i suoi seguaci, è un mentitore.

      Ma la responsabilità maggiore non è di chi, per imperscrutabili sue ragioni, propala menzogne, bensì di chi gli crede ciecamente senza andare a verificare.

      Qui, se c'è qualcuno che vuole "andare da solo", è proprio il clavicembalista de noantri, che per raggiungere questo scopo semina zizzania e racconta fole in ogni dove. Che poi... "andare da solo" non è proprio il termine preciso, visto che a Salvini, Magdi Allam, Alemanno, Fassina e compagnia bella gliene ha perdonate tante e di più, sempre pronto ad arruolarli, seppur regolarmente "fregato" da gente che è più "fuuuurba" di lui. Ma con la sinistra no! Con chi pone la Costituzione al primo posto e vuole mobilitare il popolo dal basso no! Con noi solo insulti.

      Ora io vorrei domandare a te, caro Andrea Di Maio: perché mente, pur sapendo di poter essere facilmente sbugiardato da una mole enorme di documenti video e testuali? Ti suggerisco la risposta: forse perché sa che il codazzo che lo segue non è poi tanto diverso da quello che osanna Grillo?

      Guarda, noi siamo persone riconoscenti, e non dimentichiamo che ci ha insegnato molte cose, ma quel debito è ormai stato ripagato con gli interessi. Aggiungo che alle offese scurrili ci siamo rassegnati (humana pietas per l'infelice), ma le falsità gli saranno sbattute in faccia.

      Quanto alla Lega: sei sicuro che sia l'uscita dall'euro quello che vuole questo partito, o non la secessione del nord approfittando, appunto, della fine dell'euro? Hai fatto caso, putacasomai, al fatto che questi "rifiuti organici" non hanno criticato più di tanto l'endorsement con i monarchci, con la Meloni, perfino con Alemanno, mentre quello con la Lega sì? Riflettici, e ascolta con attenzione il video di Luigi Nanni nel post linkato.

      Buon viaggio con il cavaliere nero, se questo è quello che vuoi, ma sappi che già in molti lo hanno abbandonato per unirsi a noi. Quando sentirai che è giunta l'ora di mollarlo, da noi troverai la porta aperta.

      Nessuno farà domande sul tuo passato, quando vorrai arruolarti nella legione del popolo sovrano.

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    3. Non per rompere le uova nel paniere ma guardate che l'alleanza tra comunisti e altre forze antifasciste non fu sempre tarallucci e vino, ci furono anche numerosi episodi di tensione. Questo solo per dare un quadro completo, certo sarà poco utile ma con questo voglio dire che i fronti compatti in realtà non esistono, sono solo illusioni. Anche il polo berlusconiano, per fare un esempio, sembrava una "feroce" macchina da guerra, e poi si è disperso in mille ruvoli (da solo).

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  15. Sono mesi che fate in modo di fare a meno di Bagnai, Dal manifesto di solidarietà europea in poi in ogni sede (Sollevazione in primis ) c'è stato un continuo attacco nei suoi confronti. E ora queste assurde e ridicole accuse di maleducazione. Evidente che vi mancano gli argomenti. Perchè pariamoci chiaro, a sinistra di economia, nonostante le continue citazioni a memoria di Marx che mi sono sorbito in più di vent'anni di militanza e/o frequentazione nelle organizzazioni della sinistra varia, di economia dicevo non abbiamo mai capito una beneamata minchia . Poi arriva uno che un pochino ci apre gli occhi e giù botte perchè frequenta gente con un pedigree non gradito. La verità è che non siamo in grado di confutare una virgola di ciò che Bagnai riporta ( non dico scrive perchè è lui il primo ad affermare che le teorie propugnate non sono sue ). E siccome riporta cose dette da persone che non si definiscono di scuola marxista a voi ve girano . Perchè è come ammetter di aver sprecato un sacco di tempo e non averci capito una fava.

    un ex militante di Rifondazione

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    1. Caro ex militante di rifondazione, forse faresti bene a parlare x te. Ti ricordo che Bagnai fu conosciuto dopo essere stato invitato al convegno " fuori dall'euro fuori dal debito" del 2011 promosso da gente che oggi sta in ARS e MPL. Un convegno con quel titolo non sbuca fuori dal nulla! Erano anni che da quelle parti si era anti-UE! Bagnai fu ben accolto perché diceva (con parole diverse) le stesse cose che si dicevano in quel mondo. Che era minoritario anche grazie ai dormienti di RC.
      Quando ha cominciato a dire cose diverse è stato criticato, e la sua reazione è stata l'offesa "urbi et orbi". Chissà perché...

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    2. Povero Fiorenzo, che pena che mi fai! Ma se erano tanti anni che parlavate, come mai nessuno vi è stato a sentire? E io avrei sfruttato voi, che tre anni dopo siete ancora sconosciuti, per acquisire popolarità? Fiorenzo, quanto mi sono sbagliato su di te, quanto sei infimo. Ritrova il senso delle proporzioni. Se nessuno ascolta gli altri è perché ci sono persone come te, piccine, insulse, divisive, assetate di potere, che nella vita hanno sbagliato tutto e continuano a sbagliare tutto, e che spalano merda su un intero movimento definendosi "veri comunisti".

      Ecco, sì, bravi, la purezza etnica... Proprio quella vi manca!

      Fiorenzo, tutti dobbiamo morire. Rientra in te, sii umile. Se vali poco non è colpa tua. Se nessuno ti ha ascoltato non è colpa tua. Anzi, direi che è merito tuo: a te piacevano le donne, a me i libri. Ecco: io ora so parlare, e tu sai fare la figura del mediocre. Ogni età ha la sua bellezza. Impara a tacere e diventerai più bello. Quali sarebbero le vostre critiche? Ne parlerò sul mio blog, delle vostre critiche, così almeno qualcuno le leggerà e potrà valutarle.

      Tu vergognati. Hai tradito la mia fiducia, ma io guardo sempre il bicchiere mezzo pieno: la lezione che mi hai dato (indirettamente) non è stata vana. L'ho ben appresa.

      Fatela voi, la politica, che siete così bravi, così puri, e soprattutto così interessati a farla. Eh, povero Fiorenzo... La politica è femmina, e tu sei vecchio. Rileggiti Senilità. Una volta ci sapevi fare, ma ultimamente il tuo corteggiamento si è fatto un po' insistente, e quella bavetta agli angoli della bocca, non so come dirtelo, ma non è estremamente sexy. Dai, su, fatti il tuo quartino a Castro dei Volsci, e ringrazia Iddio che ho altro da fare...

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    3. Povero Alberto, che pena che mi fai. Sono quasi due anni che ti ho fatto incazzare come una iena perché, invece di fare quello che comandavi tu, ho fatto quello che andava a me di fare. Credi che non lo sapessi che eri destinato al "successo"? Lo sapevo, in queste cose ho fiuto. Ma quello che ti rode, e che ti fa masticare, è che invece di "chiedere umilmente scusa, così forse un giorno sarai perdonato" (sic!), come mi consigliava una blogger di qualità ma di poco carattere, io ti abbia serenamente mandato a cagare. Non riesci proprio a concepire che abbia preferito restare un anonimo blogger, piuttosto che piegare la testa pur di restare al fianco di "uno destinato al successo"? Il guaio è che ognuno vede le cose con i suoi occhi: tu con quelli dell'ambizione, io con quelli del gaudente.

      D'altra parte, cosa ne puoi sapere tu, ambiziosetto represso che ha passato la vita sui libri trascurando le femmine, della serenità con cui me ne sbatto del successo? Io non ho da recuperare il tempo perduto della gioventù, e studio adesso che sono vecchio e le femmine mi interessano sempre di meno. Una questione di scelta di tempo, diciamo. Che poi, confessa, un po' di tempo con le femmine lo hai perso anche tu, altrimenti Marx te lo saresti studiato...

      Chissà, forse ora è arrivato per te il tempo di correre dietro alle gonnelle: sei un uomo di successo, datti da fare e recupera.

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    4. Il primo tra i problemi di Bagnai, e lo dico qui che forse oltre a lui lo potranno leggere anche altri, dato che sul suo blog certe osservazioni non le lascia passare, è che come lui sa benissimo l'uscita dall'euro è da tempo una battaglia di retroguardia. Per il semplice motivo che come dice egli stesso la moneta unica è destinata a implodere.
      Per questo, allora, invece di schierarsi pro o contro l'uscita e le varie modalità con cui dovrebbe avvenire, riterrei più utile prendere atto che c'è un ben preciso ceto sociale che dall'euro ha tratto vantaggi enormi. E che, uscita o meno, non ha alcuna intenzione di rinunciare ad essi. Anzi, farà di tutto e userà ogni suo potere per ottenerne almeno altrettanti dal ritorno alla moneta nazionale, sfruttando a proprio favore l'emergenza che ne deriverà. O, qualora non se ne verificasse una, inventandola di sana pianta allo scopo e propagandandola a reti e testate unificate, che sono tutte sotto il suo controllo.
      Il che non ha niente a che vedere con il concetto di uscita da sinistra o da destra.
      Bagnai queste cose non le vuole sentire e dovrebbe anche spiegare il perché.

      Se è una fesseria così grande non credo avrebbe problemi a smontare questa tesi. Ma preferisce non farlo, per dare lo spazio maggiore ai mille e mille "Grazie prof.!" più o meno accorati che alla lunga diventano non solo stucchevoli, ma mostrano il compiacimento evidente che trae dal petroliniano "Bravo!, Grazie!!!", ripetuto fino a oltrepassare i limiti del buongusto così da diventare di un macchiettismo surreale. Nonché legato alla sicurezza di sé e all'urgenza di imporre il proprio ruolo, che altrettanto evidentemente ritiene messo in discussione.

      Inoltre ha dimostrato più volte di essere un fermo assertore dell'elitismo, forse perché è convinto di essere parte di una elite e non perde occasione per dimostrarlo, di nuovo oltrepassando i limiti del buongusto.
      Il problema è che storicamente le elite hanno sempre pensato ai propri interessi. Allo scopo sono state ben felici di accordarsi tra loro, sia pure se di idee apparentemente opposte, e sempre con il fine di rafforzare il proprio predominio sociale piuttosto che di concedere, comunque in modo paternalistico, un qualunque riconoscimento alle legittime aspirazioni dei ceti di cui pretendevano di porsi alla testa.
      Dunque Bagnai, autoproclamatosi esponente di un'elite che nega testualmente la possibilità e l'opportunità di una lotta di liberazione dal basso, dovrebbe almeno essere così gentile da spiegare per quale motivo oggi le cose dovrebbero andare in modo diverso da come sono sempre andate.

      Dovrebbe spiegare anche per quale motivo procede in maniera così testarda al suo tentativo di polarizzare l'ala euroscettica, fino al punto da creare volontariamente in essa una profonda spaccatura. Egli ha dimostrato di volerla suddividere tra il proprio seguito idolatrante, che come tale pone in evidenza sintomi acuti di piddinite, che non esita a fomentare ed esaltare. Tale malattia notoriamente non coglie solo i seguaci di quel partito ma è tipica di chiunque abdichi volontariamente all'uso del raziocinio per far parte di un gregge. Bagnai desidera ardentemente farsene uno proprio, obbediente e ben differenziato dal resto del movimento euroscettico, ma soprattutto nei confronti di qualunque osservatore o commentatore dimostri di voler continuare a pensare, sia pure sbagliando, con la propria testa.
      Forse che solo lui ritiene di essere così intelligente mentre tutti gli altri sarebbero al suo cospetto dei poveri mentecatti?

      Segue nel post successivo

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    6. Bagnai dovrebbe poi spiegare perché è così intollerante non solo delle critiche nei suoi confronti e soprattutto perché non sopporta che si rilevino contraddizioni negli scritti pubblicati sul suo blog. Anche qualora si dica che comunque si è d'accordo con esse e le si rilevi semplicemente perché se ne è disorientati.
      Ora, utilizzando un certo modo di procedere, lui potrebbe avere gioco facile nel dire che i rilievi qui elencati sono motivati soltanto dal dispetto dovuto al fatto di essere stati da lui individuati come troll e indicati pubblicamente come tali, facendo così di un errore marchiano dovuto alla propria debolezza, all'assenza di argomenti e alla deliberata mancanza di rispetto e di educazione nei confronti altrui, un'arma ulteriore a proprio favore. Quando invece egli sa benissimo che quelli da lui definiti come tali si sono adoperati a lungo per sostenere idee di valenza simile alle sue e non si sono tirati indietro quando si è trattato di combattere uno contro dieci nei campi di battaglia delle aree di discussione infestate dai peggiori elementi del PUDE, mentre i generali se ne stavano ben riparati a godersi lo spettacolo.

      Affibbiando determinati epiteti, Bagnai dimostra che il dispetto è tutto suo, solo perché si è osato criticarne apertamente il comportamento, oltre a quello degli altri relatori, riguardo a un'iniziativa che si richiama ai valori della solidarietà, senza però che nessuno di loro abbia fatto ad essa menzione alcuna nel proprio discorso.

      http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12365

      Men che meno c'è stata in tale occasione la dimostrazione di un vero e sentito spirito solidaristico. Al contrario si è avuta netta l'impressione di una volontà di marcare un territorio fino ad allora non rivendicato da alcuno, per motivi evidenti. Oltretutto con una freddezza, una deliberata dissociazione dai problemi del mondo reale, un fare da automi che non solo riporta al trilussiano "panza piena nun crede ar diggiuno", ma assimila tutti loro a personaggi del calibro di Monti o Draghi. Rispetto ai quali, allora, si dovebbe spiegare se esista una differenza e in base a quali motivazioni concretee non di facciata o di uniforme indossata più o meno pretestuosamente.

      Ecco, quando Bagnai spegherà queste cose, e soprattutto riuscirà finalmente a resistere all'impulso di gettare pubblicamente fango sulla faccia altrui nel tentativo di darsi un tono, diverrà credibile. Non solo dal punto di vista della teoria economica, ma anche umanamente e su una base politica condivisibile.
      Fino ad allora resterà quello che è: un personaggio incapace di ostentare la propria maschera con la continuità necessaria, rivelando quindi la sua impresentabilità di fondo, dovuta al modo di comportarsi che palesa un profilo psicologico irrisolto, in conseguenza del quale reca più danno che altro alla battaglia di cui pretende oltretutto di porsi alla testa quale condottiero unico.
      Ovvero quale duce, dando allo stesso tempo del fascista a tutti gli altri.

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    7. @Fraioli
      Quando ha cominciato a dire cose diverse è stato criticato, e la sua reazione è stata l'offesa "urbi et orbi". Chissà perché...
      "la critica" me la ricordo bene perchè partecipai anche io alla discussione avvenuta sul blog di sollevazione. Il problema è che non fu una critica, che se mantenuta nei limiti della correttezza è assultamente accettabile. Si poteva criticare Bagnai per aver aderito al manifesto di solidarietà in altro modo. Fu un "bombardamento" contro il libro il tramonto dell'euro, non fu appunto una valutazione di ciò che c'era scritto nel saggio, ma una demolizione scientifica contro le tesi di Bagnai con una perfidia degna del peggior nemico. Certo qualcuno potrebbe dire, ci poteva stare perchè non era stata gradita l'uscita del Prof. con quel manifesto, ma in realtà trovai la cosa riprovevole perchè a dicembre del 2012 proprio in occasione di un incontro previsto a Perugia le stessa redazione di Sollevazione giudicò il libro in modo assolutamente opposto rispetto a marzo del 2013. Mi ricordo che scrissi proprio di questa schizofrenia: non puoi ritenere il libro una cosa eccelsa e tre mesi dopo sparargli contro, se l'adesione di Bagnai al manifesto non è stata ritenuta legittima allora si critica l'adesione e non si tira di nuovo fuori il libro solo per un attacco gratuito alla persona. Questo modo di fare è inaccettabile e scorretto.

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    8. Quello che dici è giusto, caro Fiore. Sono d'accordo con te al punto che non ho aderito a MPL, ma ad ARS, che alle tesi di Bagnai è più vicina. Spero, con ciò, di non perdere l'amicizia di Pasquinelli, alla quale tengo molto, come pure tenevo a quella di Alberto Bagnai. Ma credo che Pasquinelli saprà sopportare una diversità di opinioni senza trasformarla in inimicizia.

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    9. Al tempo, vedendoti così afflitto e tormentato per il litigio con Bagnai, e volendoti aiutare a trovar pace...e dato che la mia riflessione mi aveva portato a ritenere che tu avessi torto, e Bagnai ragione...ti consigliai di scusarti e fare uno sforzo per un esercizio di umiltà, che comprendevo non ti doveva essere facile. Bagnai col suo carattere focoso ma anche con uno spiccato senso di giustizia, secondo me avrebbe compreso e ti avrebbe riammesso tra gli amici. Questo ti consigliai, ma evidentemente fu inutile.
      Sai, se la misura del carattere dipende da quanto si mantiene ferma la barra sulle proprie posizioni costi quel che costi...io sicuramente non ho carattere, perché propendo ad ammettere gli errori e imparare.

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    10. Io francamente penso che le critiche sono legittime e non una offesa personale. Non capisco di che cosa Fraioli avrebbe dovuto scusarsi. Mi pare davvero un pessimo consiglio da dare, specialmente nel momento in cui una persona è affranta.

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    11. Cara Carmenthesister,
      finalmente una persona equilibrata come tu appari può chiarire l'essenza della diatriba Bagnai-Fraioli! Me la chiarisci, per favore?
      Io lo conosco Fiorenzo, lo so che, dopo due minuti in ginocchio sui ceci, si stanca e si alza senza chiedere perdono...
      Ma, lungi dal prendere le difese di Fiorenzo, tu che sei in buona con Meister Bagnai, gli chiedi, per favore, che CAZZO VUOLE da Fiorenzo, visto che io, ad esempio, non l'ho capito?
      Grazie di cuore. Claudio Martino

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    12. Caro Claudio, grazie dell'equilibrio che mi attribuisci (presunto), ci provo. Tuttavia, non sono io che posso chiarire la diatriba, potrebbero farlo solo i diretti interessati.
      Se ti interessa la mia percezione, quella che mi ha spinto a consigliare Fiorenzo nel modo che si è detto, essa si è basata sul fatto che Fiorenzo a mio parere avrebbe dovuto ascoltare un po' di più e coordinarsi meglio con Bagnai, come atto dovuto, per tanti motivi, non ultimo il fatto che l'iniziativa che stava portando avanti era tutta incentrata sulla divulgazione di Alberto, e anche avrebbe richiesto da parte sua un lavoro di supervisione e controllo. Senza contare che gli altri che eravamo stati coinvolti nell'iniziativa, sapevamo che era condivisa dal prof. mentre invece Fiorenzo era scappato in avanti. Sicuramente in buona fede, ma infilando una serie di piccole scorrettezze. Sarebbe bastato riconoscerlo.
      Molte volte si parte da piccolezze, cazzate superabilissime che basterebbe riconoscere e scusarsene, e invece l'irrigidimento dell'ego porta a scavare solchi così profondi che poi sono impossibili da superare. Questo riguarda tutti, non solo Fiorenzo, è un difetto prettamente maschile, e lo considero, purtroppo, non solo un errore personale di cui alla fine pagheranno le conseguenze i singoli, e ci può dispiacere, e pazienza...ma invece purtroppissimo è un errore che inficiando rapporti sociali e politici ha ricadute molto più pesanti sulla nostra dimensione collettiva. E in una fase come questa, dove rischiamo il futuro dei nostri figli e la democrazia, è proprio un segno della follia contemporanea, di cui siamo noi stessi evidentemente parte attiva. Peggio di Babele.
      Saluti

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    13. Per l'anonimo delle 00.20: non mi sto riferendo alla critica di Pasquinelli (su cui condivido la visione di Fiore), ma ad altro e precedente episodio tra Fiorenzo e Bagnai, quello su cui diedi il famoso consiglio, dove non si trattava di una critica ma di un'iniziativa da portare avanti.

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    14. Cara Carmenthesister, le cose vanno raccontate con più precisione. L'iniziativa che volevo mettere in campo (e che realizzammo anche con il tuo iniziale contributo) era "La solitudine dei numeri reali". Questa consisteva nella divulgazione, durante la campagna elettorale del 2013, di volantini fronte-retro in A4 che potevano essere ristampati e lasciati in giro. Tutto qua.

      La reazione di Alberto fu furibonda. Eppure glielo dissi che l'iniziativa aveva un limite temporale (il tempo della campagna elettorale), che non ero candidato da nessuna parte, né avevo intenzione di farlo se non in un nuovo partito (sono il leninista ciociaro, ricorda) tutto ancora da costruire.

      Ora, se mi permetti, il fatto di aver ripreso numerosi suoi convegni, e di aver contribuito alla correzione tipografica del "Tramonto dell'euro", non implicava assolutamente che io dovessi prendere la mia libertà di pensiero e di azione e porla nelle mani di Alberto Bagnai!

      Della serie: aiuti un tizio e ne diventi il servitore?

      Certo, le critiche da parte di Bagnai ci potevano stare, né mi sarei offeso, ma mi sembra che egli sia andato ben oltre.

      Penso che sia giusto ammirare e rispettare chi ne sa più di noi, ha studiato di più, si è sacrificato mentre noi andavamo a divertirci. Tutto giusto, ma dovergli obbedienza questo no!

      Gli ho detto e scritto mille volte che preferisco sbagliare con la mia testa piuttosto che fare la cosa giusta con quella di un altro, ma non gli entra nella capoccia. Questo è un principio inderogabile, si chiama libertà. Sbaglio con la mia testa? Ne pago le conseguenze. Ci azzecco con quella di un altro? Non mi interessa.

      Sai, devo morire, e non me ne frega un cacio di un quarto d'ora di celebrità. La faccia invece me la lavo tutti i giorni, e mi vedo allo specchio. La mia faccia da "fallito" continua a piacermi.

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    15. "Sbaglio con la mia testa? Ne pago le conseguenze. Ci azzecco con quella di un altro? Non mi interessa."



      Oddio, dipende dalla portata dell' "errore" a cui posso andare incontro... onestamente, per questioni che riguardano futuro e benessere della collettività come quelli inerenti euro e sovranità monetaria, da parte mia preferirei mettere da parte l'orgoglio ed azzeccarci con la testa del mio prossimo (specialmente se ha dimostrato di azzeccarci piuttosto spesso).

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    16. Ma neanche per sogno! Levati dalla testa questa possibilità. Sarebbe come chiedere al cavajere di diventare gentile... :-)

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  16. ah bhe, se il vate di tanto sapere è Costanzo Preve , stiamo a posto...del Preve-pensiero fui tanto ammirato in gioventù (la mia), quanto inorridito in seguito...dato che ero e sono rimasto comunista.il punto x me è che una battaglia di sinistra contro l'euro può essere fatta solo NELLA sinistra, quindi non con una organizzazione indipendente dal complesso delle organizzazioni e culture della sinistra (pd escluso,quindi). diversamente,questa battaglia -legittima e opportuna , anche quando non condivisa- ci si ritrova a farla in compagnia di coloro che la intendono tanto a destra quanto a sinistra.costoro si chiamano rossobruni. cioè fascisti. contenti voi...

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  17. Quanti commenti!

    E ora basta chiedersi che cosa Bagnai può fare per voi; piuttosto cosa potete fare voi per Bagnai.

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  18. ancora con la politica del contro. la sinistra no euro nasce "per contrastare il campo alla destra noeuro". non nasce perchè l' euro è una schifezza che sta massacrando noi lavoratori, ma perchè bisogna andare contro la destra. ha ragione Bagnai !

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  19. Sempre stato di sinistra, mai capito perché si pestava l'acqua nel mortaio, poi inciampo in goofy e si accendono le lampadine; cerco di accenderle a quelli a me vicini, buio, ci riprovo (male evidentemente), buio, Bagnai ogni tanto mi bastona per la mia pervicacia; con Bologna14 ho sperato che Marx e Keynes si incontrassero (non pensate che Bagnai ignori Marx, chi è stato a Civitavecchia può testimoniare), aborto. Quoto Simone Previti 09:53: se non capiamo il disegno delle due parti (Bagnai e RC-noeuro) non riusciremo a districarci e io non elaborerò il lutto (non ho votato Tsipras).
    P.S -leggo che 48 ha aperto il fuoco di sbarramento; qualcuno ha iniziato una campagna acquisti sotto traccia?
    P.P.S. -Mi sono rotto i coglioni di essere carne da macello.

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  20. Il fumo e l'arrosto

    Sommessamente ci permettiamo di ricordare:

    (1) Tutto nacque quando Pasquinelli nell'articolo del 23 maggio 2013 LE DIVERGENZE TRA IL COMPAGNO BAGNAI E NOI, si "permise" di segnalare che Bagnai, fatti salvi i suoi meriti, non aveva una teoria generale del modo capitalistico di produzione, dal che derivava una idea sulle cause della crisi parzialissima: Crisi dovuta ai debiti privati e all'euro.
    Bagnai, non rispose mai nel merito, ma solo con contumelie e dileggi contro i "marxisti dell'Illinois", cioè il Mpl.

    (2) Mpl segnalò quindi che la firma da parte di Bagnai del "Manifesto di solidarietà europea" ( gennaio 2013) insieme agli hayekiani, era non solo la prova provata della sua confusione teorica, ma anche il segnale che stava andando a cercare sponde politiche a destra. Infatti questo farà, aumentando il fuoco di sbarramento contro ogni forza di sinistra anti-euro.

    Questo è l'arrosto signori, tutto il resto è fumo.

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    1. La sua "tesi parzialissima" è sostenuta da lavori di premi nobel e il fatto che sia stato il mercato privato a generare la crisi oggi è sostenuto anche dalla bce : http://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2013/html/sp130523_1.en.html .
      Come vedi il tuo è tutto fumo, l'arrosto sta altrove.
      Se poi non sapete quali sono le condizioni per far funzionare un'OCA non sono fatti nostri, aprite qualche libro ogni tanto.

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    2. Caro anonimo delle ore 12:42

      ti sei dato la zappa sui piedi, non ti pare?

      che la Bce (la Bce! la Bce"! la Bce! la Bce!) corrobori la lettura di Bagnai sulle cause del marasma
      conferma in maniera solare che critiche di Pasquinelli a Bagnai avevano fatto centro.

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    3. Per essere precisi: la BCE ammette (pbtorto collo) quella che è ormai una realtà solare.

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  21. Il difetto (pubblico) di Alberto Bagnai è uno: quello di avre il grilletto facile. Prima di capire chi ha di fronte lo ha già mandato affanculo magari scrivendo un post! (per esempio trovai antipatico il post di qualche tempo fa che riguardava Fiorenzo Frajoli) I suoi pregi (sempre pubblici) riequilibrano il piatto della bilancia e fanno di lui una risorsa umana e professionale molto rara. O no? Provenendo io dal ex-pci e poi da rifondazione, posso testimoniare che molti dei tratti deprecabili di questa onoratissima famiglia sottolinati con molta cattiveria (spessissimo gratuita) da Bagnai esistano. Io li riconosco come veri.
    Sarò ingenuo ma penso che le critiche servano a crescere (sopratutto se chi le formula non è un cojone ). E mi sembra che il movimento sinistra antieuro di crescere, da tutti i punti di vista, abbia disperatamente bisogno.
    I battibecchi in rete invece sono noiosi che rende più piccolo tutto e tutti. Una telefonata allunga la vita...

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  22. Giusto una constatazione, poi sparatemi addosso: quanti altri post su questo blog hanno avuto altrettante visualizzazioni e commenti?
    ...
    E voi vorreste fare - perché lui ha un caratteraccio o per delle presunte cadute di stile - i no-euro-di-sinistra senza Bagnai?!

    Ma dai!

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    1. Se il criterio è "chi ha più seguito" allora votate Grillo, che straccia tutti. Non ci sfiora il sospetto che nessuno può avere ragione su tutto? Ah, certo, per gli idolatri è così!

      Bagnai non è obbligato a rispondere a chi lo critica in punta di teoria, ma nemmeno può permettersi di insultare o, come sogna di fare, mandare i suoi lacchè a bastonare i "villici". Ha tre opzioni:

      1) ignorare i "villici"
      2) rispondere (educatamente) nel merito
      3) continuare a fare il "cafone"

      Nel terzo caso troverà pane per i suoi denti: noi "villici" siamo più "cafoni" dei "signorini".

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    2. No: il critero è chi ha più seguito E più argomenti.
      Quello che invece ora non conta nulla sono le "buone maniere", che sono il motivo per il quale Boghetta ha annullato l'incontro, privando il suo movimento della persona che maggiormente poteva dargli, al tempo stesso, consistenza teorica e parole efficaci per esprimersi.
      Sono giovane, rischio di non avere un domani, mi spieghi cosa me ne faccio delle buone maniere?
      Boghetta poteva decidere di lasciar perdere e servire alla causa, invece ha deciso di non servire a nulla.

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  23. Leggo sempre molto volentieri i commenti di Alberto Bagnai, non tanto per le sue osservazioni in campo economico (che, ahimè, non sono in grado di capire ed apprezzare, per la mia totale ignoranza dell'argomento), ma per le sue citazioni colte, spesso in lingua originale.
    Le sue espressioni offensive gliele perdono facilmente, anche perché, almeno finora, non erano indirizzate a me...
    Mi ha colpito che egli abbia citato a Fiorenzo Fraioli "Senilità", per fargli capire che "La politica è femmina, e tu (Fiorenzo) sei vecchio"; continuando nella metafora, allude ad una "bavetta agli angoli della bocca" (solo metaforica od anche reale?) che, almeno per i gusti sessuali di Bagnai "non è estremamente sexy".
    Confesso che non ho mai letto il capolavoro di Italo Svevo, ma ne ho ascoltato la splendida lettura di Omero Antonutti ( http://goo.gl/mA9KAm ), ricavandone l'impressione che il titolo non alludesse all'età anagrafica di nessuno, ma ad uno stato mentale di vecchiaia spirituale del protagonista, che così viene descritto in un articolo di Wikipedia ( http://it.wikipedia.org/wiki/Senilità_(romanzo) ):
    "Emilio Brentani, 35 anni, è un intellettuale triestino fallito, perso nel ricordo della piccola gloria di aver scritto un romanzo. Lavora come impiegato in una compagnia di assicurazioni. Si tratta di una persona spesso poco conscia dei propri limiti, costretta dal destino ad accettare un ruolo inferiore a quello desiderato. La sua indolenza, da definire come inettitudine, lo colloca continuamente dalla parte dei perdenti.".
    NON SO PERCHÉ, ma mi ha ricordato qualcuno che evito di nominare, per non essere insultato anch'io.
    Claudio Martino

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    1. Caro Claudio,
      non so chi ti abbia ricordato, ma a me pare il ritratto perfetto di Fiorenzo.
      La politica è una femmina ideale così come la senilità di Fiorenzo non è anagrafica e fisica, ma mentale.
      Io, completamente digiuna di economia, mi sono sforzata di capire l'economia e, salvo alcuni dettagli veramente tecnici, sono riuscita a cogliere, con estrema chiarezza, grazie a Bagnai (ma anche a Stiglitz, Krugman e altri autori che ho conosciuto grazie a Bagnai e di cui ho finito per leggere piacevolmente libri di carattere divulgativo, non lavori "tecnici") il quadro complessivo.
      Se la tua critica all'euro non è basata sui fondamenti economici che non vuoi sforzarti di capire, su cosa si basa? Sull'ideologia?

      - - - - - - - - - - - - - - - -

      E a Fiorenzo, che tante volte ho ringraziato per le sue riprese, non posso che esprimere la mia delusione.
      Questa "sinistra no-euro" che lui ha scelto di seguire non sta producendo alcunché, nonostante dovrebbe essere partita da una base più estesa di quella su cui poteva contare Bagnai all'inizio (cioè nessuna base).
      Allora i casi sono due: o è totalmente inconsistente e incapace di divulgare, informare e convincere o finge di arrabattarsi ma non vuole concludere nulla, un po' come i vostri "cugini" che vogliono battere i pugni sul tavolo a Bruxelles.
      Se un elettore avesse voluto votare un partito "de sinistra" contro la dittatura dell'euro (quindi contro l'austerità e l'abbassamento dei salari) cosa avrebbe dovuto crociare sulla scheda? E quanti secoli dovrà ancora aspettare per poterlo votare?

      Uscire dall'euro è comunque più a sinistra che rimanerci. In più l'interclassismo di cui accusate Bagnai mi pare perfettamente funzionale al "Divide et impera" delle élite.
      Duro e puro lo zoccolo duro della sinistra, tutto o niente.
      Ecco, appunto, come al solito: NIENTE.

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    2. Silvia, le segnalo che io non faccio parte di "Sinistra no-euro". Faccio parte invece di ARS. Difendo Sn€ perché, in questa diatriba, le do ampiamente ragione. Riassumo, perché lei mi sembra più tifosa che informata dei fatti.

      A - dicembre 2012: Bagnai va a Perugia ospite dei compagni di MPL
      B - inizio 2013: Bagnai aderisce al Manifesto di solidarietà europea,ma non ne fa cenno sul suo blog
      C - Pasquinelli scopre la cosa e attacca Bagnai sul piano teorico
      D - ... reato di lesa bagnaità...
      E - Bagnai ammette sul suo blog l'adesione al Manifesto
      F - da allora una caterva di insulti...
      G - la vicenda, attuale, del convegno fantasma, con Bagnai che prende spunto da un nulla per tirarsi indietro, continuando per altro a insultare.

      Questi i fatti. L'ermeneutica è libera, ci mancherebbe. I fatti, però, sono quelli elencati.

      Cordialità.

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    3. Fiorenzo, in effetti non conoscevo la dinamica che ha portato Pasquinelli ad attaccare Bagnai, ma mi sono fatta l'idea che sia stata solo la scintilla che ha causato l'esplosione di dissensi più profondi, come ad esempio l'accusa di "interclassismo" e la concezione delle PMI come "metastasi" esternate da Brancaccio.
      In questo contesto la vedo esattamente come Bagnai e non per una questione di tifo (non vedo alternative CONCRETE migliori al sistema capitalistico).

      Inoltre, a favore di Bagnai, posso dire che nessuno ha trattato in modo così organico e dettagliato la questione dell'euro. E mettere a disposizione degli ignoranti come me tanti concetti economici e spiegarli in modo così accessibile e dettagliato è, a parer mio, un grande atto di democrazia e una grande mancanza della sinistra, nonostante voi siate sicuramente più di uno quindi avreste dovuto produrre molto di più.

      Scusa l'imprecisione e la generalizzazione: con "sinistra no euro" intendevo tutti quei movimenti di sinistra che dicono di essere contro l'euro ma in realtà alzano solo polverone (e diffamazione) contro Bagnai.

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    4. @Silvia che scrive: «con "sinistra no euro" intendevo tutti quei movimenti di sinistra che dicono di essere contro l'euro ma in realtà alzano solo polverone (e diffamazione) contro Bagnai».

      Per quanto mi risulta, oltre Sinistra no-euro NON ci sono altri movimenti di sinistra contro l'euro. Se ne conosce la prego di segnalarmeli. Noi di ARS siamo sovranisti e basta.

      Quanto alle forze politiche di sinistra che NON sono contro l'euro (ma sono per un'altra Europa e fesserie simili), ebbene queste sono oggetto delle critiche sia di MPL, di Sn€ che di ARS e di tutti i sovranisti. A dispetto delle polemiche, le tesi di Bagnai sulla disfunzionalità e insostenibilità anche solo dell'euro sono state da noi difese in tutti gli ambiti. Tutti noi le condividiamo.

      Alcuni di Sn€ hanno votato, sbagliando, per Tsipras. Ma non si preoccupi: non si tratta di persone che devono avere sempre ragione (a qualcuno fischiano le orecchie?), e hanno già espresso la loro delusione, e fatto concreti passi, verso il riconoscimento del solare dato di fatto che Tsipras è stata un'operazione politica del gruppo editoriale Espresso. Come dice il prof: una gigantesca operazione di gatekeeping.

      La realtà dei fatti è che sempre più persone stanno prestando attenzione alle tesi sovraniste, anche nella versione "de sinistra" propugnata da MPL, ma come in tutti i processi di cambiamento ci sono, da parte di alcuni, momenti di timore e ripensamenti.

      Un cordiale saluto.

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    5. ARS, Sn€ e MPL non sono movimenti di sinistra anti-euro?
      Le differenze, perdonami non le conosco. Ho letto qualcosa di sfuggita, ma non l'ho trovato abbastanza interessante e in linea con le mie idee perciò non ho approfondito e non sono neanche intenzionata a farlo.

      Però, a proposito di Tsipras, proprio poco fa ho letto, sfogliando questo blog, "EUROPEE: TURARSI IL NASO E VOTARE…?"
      Boghetta l'ha votato e ha consigliato (con il naso turato) di votarlo. Dici che altri Sn€ l'hanno votato? Ma adesso sono delusi? Ma noi che ci informiamo bene lo sapevamo da tempo: vedi che faccio bene a non leggere questa roba?
      Alla Lega, che è stata l'unico partito esplicitamente NO-EURO (poi vedremo se manterrà le promesse, per ora l'ho votato come protesta senza illusioni) neppure un accenno: atteggiamento infantile e masochista.
      Lo stesso che certa sinistra ha nei confronti delle PMI e della piccola borghesia: piuttosto di considerare di unirvi per il bene comune, vi tirate una martellata sui calli da soli.
      In una parola, questo si chiama LIVORE.
      Ed è per questo che non vi seguo ( MPL, Sn€, ARS, Brancaccio ecc..) e non voglio neppure farlo in futuro.

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    6. Brava, ma se non ci segue eviti anche di giudicarci. Eviterà di dire cose lievemente imprecise.

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    7. Cara Silvia,
      quasi mi vergogno, davanti a siffatto dibattito, a replicare al tuo commento alla mia nota, nella quale volevo semplicemente dire, mettendo da parte ogni tentativo di ironia - assolutamente fuori luogo con chi non ha la bontà di coglierla - che Meister Bagnai, spesso e volentieri, parla a vanvera.
      NON PARLO del campo economico, nel quale sono assolutamente ignorante, ma di quello letterario e filosofico.
      Nel caso specifico, mettendo da parte ogni tentativo di ironia - assolutamente fuori luogo con chi non ha la bontà di coglierla -, Meister Bagnai, nel citare "Senilità", ha dimostrato di non averlo mai letto... così come credo abbia fatto in tante altre occasioni e citazioni...
      Volevo solo dire questa stronzata, scusami se non parlo di cose che non so e non capisco...
      Se poi il personaggio Bertani si attagli anche e soprattutto a Fiorenzo, è possibile (anche se Fiorenzo non ha scritto alcun libro)... l'unica cosa che posso dire è che Fiorenzo, qualche volta, è un po' scorbutico con me, ma, poi, non cerca di costruire, sul suo cattivo comportamento, un pensiero filosofico-apologetico...
      Ciao. Claudio Martino

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    8. "Meister Bagnai, nel citare "Senilità", ha dimostrato di non averlo mai letto..."



      E' completamente off topic rispetto all'argomento del thread, però io non sarei mica così sicuro di ciò che dici... che Bagnai abbia ragione o meno nel volerla attribuire a Fiorenzo (non ne so abbastanza per giudicare), non capisco come mai la "Senilità" a cui si riferisce non dovrebbe appunto essere quella dipinta dal testo in questione, e cioè una stanchezza mentale molto prima che anagrafica.

      Bon, comunque queste sono sciocchezze ;)

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  24. CITAZIONI VARIE FIORENZO FRAIOLI ALIAS EGODELLARETE


    - "Ora io vorrei domandare a te, caro Andrea Di Maio: perché mente, pur sapendo di poter essere facilmente sbugiardato da una mole enorme di documenti video e testuali?" -


    E dove starebbe, questa "mole enorme" di documenti video e testuali capaci di smentire "mr. narcisità" Alberto Bagnai?

    Sai Egodellarete: io seguo queste vicende da anni, molto da vicino e ascoltando tutte le campane, e siccome di questa "mole enorme" non ho visto nemmeno l'ombra, ma al contrario ho ascoltato e letto persone che si delegittimano a vicenda senza sosta, ho la sensazione che si tratti di una sboronata da quattro soldi.

    Dopodichè, se davvero esistesse qualcosa del genere, ti sarebbe facile sentirmi, quindi avanti e buona fortuna.

    A meno che nella "mole enorme" non rientrino anche "prove" tipo l'adesione al "Manifesto di solidarietà europea"... se siamo ancora a quel livello risparmiati pure la fatica di indicarmi le altre "prove", grazie.






    - "Buon viaggio con il cavaliere nero, se questo è quello che vuoi, ma sappi che già in molti lo hanno abbandonato per unirsi a noi." -


    LOL, "unirsi a noi"... cos'è, humour nero?

    Seguo anche ARS dagli albori, per non parlare dei vari "sinistra no euro", "sollevazione" e coordinamenti vari... su tutte tali realtà "de sinistra" io, da persona "de sinistra", ho nutrito speranze profonde, puntualmente smentite dall'incapacità di questi "comunisti, quelli veri" (cit. Egodellarete alias Fraioli) di concentrarsi una buona volta sulla SOSTANZA piuttosto che sull'appartenenza o sulla dottrina.
    Ed ho finito per sentirmi costretto, assieme a molti altri come me (sicuramente MOLTI PIU' di quelli che credono ancora in ARS, MPL & company) a dare il mio voto a quelli che se non altro avevano dimostrato di capire dove stava la sostanza.

    Questo "unirsi a noi" suona più amaro che ridicolo per due ragioni: la prima è che è schifosamente falso e puzza lontano un miglio di propaganda squallida, visto che si parla di movimenti assolutamente non significativi - in primis in termini di "numeri", visto che in politica anche quelli contano - e ben lungi dal diventarlo; la seconda è che il termine "unione" in un contesto simile era così gravido di promesse e necessità, che vederlo umiliato, strumentalizzato e deriso in questo modo fa salire una rabbia che non credo tu possa capire, concentrato come sei a scaldare la tua sedia e coltivare il tuo orticello del cazzo.


    Ti manderei dove meriti, caro Ego Fraioli, ma ci stai già, assieme a quei vari compagni di viaggio (verso il vuoto cosmico) che non possono e non vogliono contare nulla in questa battaglia.
    Peccato, perchè è stata una scelta tutta vostra. Ma tant'è.

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    2. ti sarebbe facile "smentirmi" naturalmente, non "sentirmi"...
      e "narcisismo", non "narcisità"...

      ...ma un pulsante "modifica commento" è proprio impossibile dentro blogspot?

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    3. Gentile Anakyn,

      nel commento dal quale lei ha tratto la prima citazione è linkato un mio post su egodellarete (Dalla Mancia con furore) nel quale c'è un video. Colui che parla è Luigi Nanni, al suo fianco Ugo Boghetta e, in alcune inquadrature, si vede Moreno Pasquinelli. Ascolti quel video con attenzione, e troverà risposta a molti suoi dubbi.

      Quanto al suo scetticismo sul futuro di ARS, MPL, Sinistra no-euro (ma anche, mi consenta, a/simmetrie, Riscossa, rete Lira, Cips e tutto il resto che offre il "mercato della politica fuori dal coro") non posso che darle ragione. Ma l'alternativa qual è? Votare Lega? Andare a trattare con il PD? Sperare in Berlusconi? Arrendersi e lasciar perdere?

      Guardi che l'euro e l'UE sono stati voluti da tutti i partiti oggi in parlamento, non solo quelli di sinistra come RC o SEL. Si vuole obiettare che il "tradimento" della sinistra è stato più grave perché la mission di questa parte politica è difendere gli interessi dei lavoratori? E la difesa degli interessi nazionali tradita da AN dove la mettiamo?

      Se lei ascolta il video, sentirà che a un certo punto Luigi Nanni include anche Fratelli d'Italia tra coloro che possono essere coinvolti in un futuro CLN (ma non la lega, almeno finché non ripudierà ufficialmente, formalmente e solennemente ogni idea secessionista). Ma, aggiunge Luigi Nanni, fare il CLN non significa rinunciare a coltivare, ognuno, la propria specificità. Ora, se questo lo può fare FdI (ad esempio) perché non dovrebbero farlo i comunisti?

      Lei non ha più fiducia nella "sinistra"? Niente di grave: si guardi intorno e cerchi la collocazione più adatta alla sua sensibilità.

      Guardi, io sto nell'ARS, ma intrattengo buoni rapporti con MPL, sinistra no-euro, FdI (sono andato a parlare a un loro incontro), sono tra i soci fondatori dell'associazione Riscossa (quella di orizzonte48), sono in buoni rapporti con vecchi socialisti socialisti, e avrei volentieri collaborato anche con a/simmetrie. Il problema è che non sono tagliato per fare il segretario obbediente, ragione questa per la quale la invito a cercarsi da solo il resto dei documenti e dei video che asseverano quanto da me affermato. Ma credo che il video di Luigi Nanni sia più che sufficiente.

      p.s. tra qualche giorno, non appena ci consegneranno la registrazione, potrà ascoltare un'intervista a me e a Claudio Martino negli studi di Romauno Tv, nella quale mi esprimo in termini assolutamente elogiativi nei confronti di Alberto Bagnai. Questo accadeva venerdì 13 giugno 2014, pochi giorni prima che la persona da me elogiata mi denigrasse pubblicamente con argomentazioni, queste sì, false quanto strampalate. Mi sembra evidente che non sono io a voler trasformare in assurda inimicizia l'avere opinioni diverse (ma neanche tanto, alla fin fine).

      La saluto cordialmente.

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    4. Fiorenzo, grazie della replica, se non fosse un problema per piacere dammi del tu.


      Quel video che hai ri-linkato lo vidi all'epoca stessa della sua pubblicazione (seguo il tuo canale youtube) e costituì anzi nello specifico uno dei vari minuscoli "tasselli" che mi avevano spinto a coltivare un minimo di speranza in un progetto politico euroscettico dichiaratamente "de sinistra".
      E, incidentalmente, non costituisce alcuna prova delle "menzogne" di Bagnai. Se lo è, me ne sfugge completamente il senso.
      Altrimenti non ti avrei certo chiesto di fornirne ALTRE, di prove.

      L'essere "dimostrazione" di una "menzogna" significa una cosa ben precisa, visto che sia il termine "dimostrazione" che "menzogna" hanno un significato molto netto ed andrebbero adoperati con prudenza, specialmente in un contesto relazionale già "caldo".
      Se non erro tu sei un docente e quindi non ti sfuggirà cosa intendo dire; in ogni caso lo specifico.

      Allora: se quel video intende essere una "prova" che in seno ai "movimenti di sinistra" negli ultimi mesi si fosse mosso qualcosa... non c'è bisogno di quel video, basta linkare MPL (che esiste ben da prima), la stessa ARS e molte altre.
      Se invece si entra nella sfera strettamente "politica", quella dove non basta aver ragione ma bisogna anche creare CONSENSO, non dimostra proprio nulla semplicemente perchè a livello politico il fronte euroscettico a sinistra NON ESISTE. Mi spiace rimarcarlo nuovamente perchè è un qualcosa che fa male a tutti, compreso chi scrive; purtroppo tale è la realtà dei fatti.
      Ed il "buon" (si fa per dire) Bagnai, è questa realtà che ha più volte ribadito. Con astio? Con sarcasmo spesso gratuito? Può darsi, ma la sostanza delle cose a me pare piuttosto oggettiva, così oggettiva (e grave, aggiungo) da far apparire abbastanza trascurabile la "forma".
      Non si vede dunque dove starebbero le "falsità" da lui pronunciate, a meno che non si entri nell'ambito delle INTERPRETAZIONI (mi spiace l'uso reiterato del maiuscolo, ma pare che su questa piattaforma sia l'unico strumento di formattazione per evidenziare una parte del testo) della realtà politica, nel qual caso però non mi si può parlare di "falsità", bensì di opinioni differenti.

      Quindi permettimi Fiorenzo: non solo quel video non "dimostra" proprio nulla di quello che si intende provare, non solo incide sul campo delle opinioni molto prima che su quello dei fatti, ma se proprio si volessero trarre TUTTE le conseguenze del caso, bisognerebbe concludere che er Cavajere Nero ha avuto ragione (almeno per ora) nel dire che il campo della destra politica è di fatto l'unico interlocutore significativo (se non altro in Italia, ma pare che anche negli altri Paesi europei il discorso sia simile) per discutere di uscita da euro ed UE.

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    5. Se invece dalle accuse reciproche vogliamo finire a parlare di possibili SOLUZIONI (che mi sembrerebbe anche più interessante), ebbene: a me pare che l'UNICA soluzione sarebbe proprio quella di UNIRSI per fare fronte comune contro un nemico altrettanto comune.

      Anche con Lega e FI se necessario (e lo è, altrochè se lo è), così come (e qualcuno qui presente lo ha ricordato) comunisti e monarchici si allearono 70 anni or sono.


      Ora, che Bagnai abbia un carattere di merda, scontroso, suscettibile e non particolarmente ben disposto verso le critiche non ci piove, e quindi a livello PERSONALE non dubito che sia difficile "unirsi" (nel senso di andar d'accordo).
      Sta però di fatto che in termini POLITICI, cioè nella capacità/volontà di cercare sponde e promuovere dibattito a livello di forze politiche, il vituperato e "traditore" Bagnai abbia fatto MOLTO PIU' di TUTTI i vari "movimenti de sinistra" messi assieme.
      Non solo: ha fatto MOLTO DI PIU' anche a livello di persuasione dell'opinione pubblica, e dimostrarlo è banale (ancora una volta, è semplicemente nei numeri).

      Motivo per il quale il sottoscritto, e credo molti altri, si sono semplicemente rotti il cazzo (perdona il francesismo, è l'ultimo, lo giuro) di aspettare che si compia l'allineamento dei pianeti richiesto dal "fronte de sinistra" (il fatto che ci siano isolate ed illuminate eccezioni conta poco... specialmente se alla fine le "eccezioni" votano TSIPRAS, cioè un partito dichiaratamente PRO-euro), e, mossi da un'urgenza che forse a differenza di altri "intellettuali" sentono nelle viscere, nel portafoglio e nelle prospettive future, hanno deciso di puntare su cavalli meno "purosangue" ma più affamati di vittoria.

      Ora Fiorenzo, tu puoi anche reagire un pò stizzito a chi ti fa notare che in politica i NUMERI CONTANO, replicando sostanzialmente con un "chissenefrega dei numeri, noi almeno siamo integri" alternato ad un "e comunque i numeri arriveranno" (che suona vagamente patetico nella situazione attuale), ma questa è una realtà che invece bisognerà accettare: sì, i numeri contano.

      I vari MPL, sinistra no euro, ARS, Rifondazione, SEL e compagnia cantante cominciassero ad apprendere tale concetto NEI FATTI (e non solo nei video da te - meritoriamente - pubblicati), ed a cercare i numeri, cioè il CONSENSO.
      Che significa anche (o forse soprattutto) sapere e volere SPIEGARE a cittadini e profani la realtà economica e politica con linguaggio comprensibile. Anche qui, tu stesso sai e riconosci che Bagnai ha pochi rivali, e certamente i suoi rivali principali NON militano a sinistra (a proposito: ho visto i recenti video da te pubblicati sul convegno ARS... stendiamo un velo pietoso sulla capacità di "attrarre pubblico" da parte dei relatori).
      Se un Bagnai viene invitato da Santoro o dai TG, magari a te ed altri piace pensare che lo invitino grazie ad "oscuri legami" con qualcuno nelle stanze del potere (e magari chissà, potete pure azzeccarci)... oppure più semplicemente, lo invitano perchè è colui che più degli altri è riuscito a conciliare semplicità di linguaggio, complessità di analisi e "magnetismo" sul pubblico, ed insomma sanno che Bagnai fa "audience". (che schifo l'audience, eh?)

      CONSENSO popolare ed UNIONE di forze POLITICHE, anche tappandosi il naso. Altre soluzioni proprio non ne vedo, a meno di non aspettare che ci salvi qualcuno fuori dai confini nazionali.
      Chi non vuole o non è in grado di combattere per raggiungere questi due risultati, secondo me può risparmiarsi le critiche agli altri che ci provano.

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    6. AGGIUNGO...


      "p.s. tra qualche giorno, non appena ci consegneranno la registrazione, potrà ascoltare un'intervista a me e a Claudio Martino negli studi di Romauno Tv, nella quale mi esprimo in termini assolutamente elogiativi nei confronti di Alberto Bagnai. Questo accadeva venerdì 13 giugno 2014, pochi giorni prima che la persona da me elogiata mi denigrasse pubblicamente con argomentazioni, queste sì, false quanto strampalate. Mi sembra evidente che non sono io a voler trasformare in assurda inimicizia l'avere opinioni diverse (ma neanche tanto, alla fin fine)."


      Fiorenzo, scusami ma questa argomentazione del genere "maestra guardi che ha iniziato lui" proprio non attacca.

      Questa robaccia chi l'ha scritta, e chi l'ha subito ripresa?
      E' PUBBLICA o non lo è?
      Era forse una reazione a qualche precedente provocazione?
      E non è forse stata scritta PRIMA del 13 giugno e PRIMA dell'incontro poi saltato?

      Dimmi Fiorenzo: quell'articolo-spazzatura (sì Fiorenzo: trattasi di spazzatura) che adopera il solo sarcasmo per evidenziare un atteggiamento "fideistico" che per certi versi nemmeno esiste e se esiste è minoritario (e tu Goofynomics l'hai letto in lungo ed in largo, dovresti saperlo che per ogni elogio acritico si contano 10 commenti "sul pezzo"), non è una provocazione bella e buona, e pure gratuita? E non è forse una provocazione che oltre a Bagnai riguarda i lettori del suo blog, e che dunque in quanto tale allarga immediatamente e senza alcun motivo i confini della diatriba, aggravandola ulteriormente?

      Non solo: se parliamo di articoli "pugilistici" verso l'avversario dati in pasto alla propria utenza, vogliamo davvero metterci a contare quanti ne ha scritti MPL (e tu) e quanti Goofy?

      E' proprio così dura ammettere che Bagnai dimostra verso di voi un'attenzione decisamente inferiore a quella che voi mostrate verso di lui?


      Dai, coraggio... che se si parla di "chi comincia prima" sono in pochi a farci bella figura.

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    7. Continuo a sentire gente che persevera a voler sbattere la testa contro lo stesso muro, cioè quello dell'"infiltriamo i partiti", benché si sia già rilevata strategia più che fuorviante.
      Continuate a fare quello che credete. Intanto il fronte sovranista si materializza davanti ai vostri occhi, i vari "partitini" e "associazzzioni" come li chiamate voi crescono, senza il vostro aiuto. Voi continuate a criticare ogni mosca che passa, twittare la vostra indignazione, scrivere blog.. Fate pure.
      Good night & good luck.

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    8. @Anakyn - Prima parte

      Scusa, forse sbaglio, ma ho la sensazione che tu sia molto arrabbiato e impaziente, la qual cosa ti porta a fare un discorso infervorato e in alcuni momenti impreciso. Cominciamo con il dire che non si deve fare confusione tra i piccoli gruppi sovranisti come ARS, MPL, Sinistra no-euro e altri, da una parte, e RC-SEL. Ti devo ricordare, ad esempio, che in MPL e Sn€ ci sono compagni che, pur stando nel nazionale di RC (anche quando questa contava qualcosa) ne sono usciti per coerenza. Se proprio vuoi fare elenchi, cerca di farli omogenei, e a tal fine ti prego anche di citarmi movimenti "de destra" o "de centro" analoghi a ARS, MPL, Sn€.

      Ma veniamo al punto cruciale. Tralasciando ARS (a noi per ora ci lascia in pace) mi sai spiegare perché Bagnai insulta (nota: insulta) proprio quei pochi che, a sinistra, si sono messi fuori dal coro? E ti ricordo, ancora una volta, che a destra "fuori dal coro" ci sono solo FdI e i monarchici (i numeri di questi ultimi sono poca cosa), perché se mi parli di Lega allora nun ce semo capiti.

      Il problema (repetita iuvant) è il seguente: perché Bagnai insulta proprio coloro che, a sinistra, sono per l'uscita dall'euro, dall'UE, per la difesa della Costituzione e favorevoli a un CLN aperto (guarda un po') anche a FdI? A questo devi rispondere, se una risposta ce l'hai.

      L'alternativa è il teorema "ci porteranno fuori dall'euro quelli che ci hanno messo dentro", di bagnaiana memoria.

      Per caso (ipotizzo) il problema è proprio che Bagnai punta sui partiti esistenti? Scelta legittima, anche se non condivisa da noi sovranisti, ma che non giustifica né spiega gli insulti.

      Il "teorema di Bagnai", tuttavia, è di difficile dimostrazione, almeno alla luce degli eventi in corso. Tu riesci a scorgere, nel PD di Renzi, segnali che vadano nella direzione di portarci fuori (almeno) dall'euro? Pensi di poter contare su Alfano o Berlusconi? E daje! Il primo è unionista, il secondo... boh.

      Alla fine, come vedi, ci sono FdI a destra, e alcuni gruppuscoli a sinistra (e poi c'è l'ARS, che a coloro che voglio iscriversi non pone la domanda "da dove vieni", bastando a noi l'amore per la Costituzione).

      Da ciò segue che piangersi addosso per "i numeri che non ci sono" è del tutto inutile. Non ci sono e basta. La conclusione è: o ci si batte per farli arrivare, oppure si va con Renzi. Ora, per far arrivare i numeri, non basta convincere gli elettori di FI, ma è necessario parlare anche ai piddini pentiti e ai grillini. Lo fai "da destra"? Lo capisci quanto è necessaria una componente di sinistra? Ma Bagnai fa di tutto per evitare che sorga. Perché?

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    9. @Anakyn - Seconda parte

      Veniamo al "successo" di Bagnai. Intanto, questo è di gran lunga minore di quanto appaia agli appassionati del tema euro. Prendi una calcolatrice e dividi le pagine visualizzate (nove milioni) per il numero di giorni di vita del blog. Questo fu aperto nel novembre 2011, ma siamo di manica larga e computiamo solo 500 giorni di vita (per tener conto delle vacanze, dei tempi morti etc.). Ebbene, 9 milioni diviso 500 fa 18000 visite al giorno. Molti sono visitatori abituali, che seguono i commenti e vanno sul sito più volte al giorno. Ci vinci le elezioni con questi numeri? Io dico che non ci eleggi nemmeno un Borghi alle europee!

      Veniamo alla qualità dei contenuti, che c'è. Tuttavia Bagnai fa un ragionamento inaccettabile, che suona più o meno così: «poiché io sono stato il più bravo a spiegare, allora nel mondo "fuori dal coro" tutti devono fare come dico io». E naturalmente chi non è d'accordo viene insultato!

      Per chiarire meglio il problema (e per non stendere un lenzuolo), concludo linkandoti una citazione che Lui conosce molto bene: La sorte di Clito.

      «A Samarcanda nel 328 a.C., Alessandro, durante una serata di festeggiamento con i suoi generali e ufficiali, accolse alcuni uomini giunti dalla costa, venuti ad offrire della frutta al loro signore... In seguito, durante il banchetto si ascoltarono i versi di un poeta di corte, un certo Pranico, che schernì i generali. Clito, in stato di ebbrezza, si offese più degli altri, ricordando al re di avergli salvato la vita tempo addietro (nella battaglia del Granico). Seguirono parole dure da entrambe le parti; il generale criticava aspramente la politica di integrazione fra Macedoni e Persiani perseguita da Alessandro e lo definì non all'altezza di suo padre Filippo, il vero Macedone. Il re dopo aver parlato con Artemio di Colofone e Senodo di Cardia gli lanciò contro una mela cercando subito dopo una lama, arma subito sottratta da Aristofane. Alessandro prese poi a pugni colui che aveva rifiutato di suonare la tromba mentre gli amici di Clito cercavano di allontanarlo. Il peggio avvenne quando Clito ritornò citando dei versi di Euripide, dove ricordava che il merito delle vittorie in battaglia era dei soldati, cosa che i capi dimenticavano. Al sentire quelle parole Alessandro prese una lancia e lo trafisse, uccidendolo.»

      La morale: un re che "uccide" i suoi generali può anche vincere gloriose battaglie, ma perde la guerra.

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    12. "Cominciamo con il dire che non si deve fare confusione tra i piccoli gruppi sovranisti come ARS, MPL, Sinistra no-euro e altri, da una parte, e RC-SEL."


      Distinguo formalmente valido (immaginavo la tua critica già quando stavo mettendo nella stessa frase tutti quanti), quanto inutile ai fini del discorso specifico da me evidenziato.
      Quindi perchè ci perdiamo su questo?




      "a tal fine ti prego anche di citarmi movimenti "de destra" o "de centro" analoghi a ARS, MPL, Sn€."


      E perchè? Anche in questo caso: che c'entra?
      Io ti parlo di assumere SOSTANZIALE rilevanza POLITICA e tu mi parli dei "movimentini" e dei "partitini" incapaci di attrarre rispettivamente consenso e voti?

      Vuoi i numeri POLITICI del fronte no-euro?
      Eccoli:
      - a destra = Lega + FI > 10%
      - a sinistra è più facile: 0 + 0 = 0

      Nuovamente: perchè questa smania di farsi autogol?




      "mi sai spiegare perché Bagnai insulta (nota: insulta) proprio quei pochi che, a sinistra, si sono messi fuori dal coro?"


      Domanda che contiene già la risposta (faziosa) nella sua stessa premessa, dunque una fallacia logica in piena regola.

      E lo sai perchè? Perchè l'unica conseguenza dialettica di tale discorso è ricordarti che di solito uno insulta se prima è stato insultato (azione --> reazione), e quindi se proprio si vuole rimanere su questo piano (che ancora una volta ritengo poco utile) bisognerebbe risalire a chi face la prima mossa.

      E siccome non me ne può fregar di meno, nuovamente ribadisco (e 3): di che parliamo?




      "perché Bagnai insulta proprio coloro che, a sinistra, sono per l'uscita dall'euro, dall'UE, per la difesa della Costituzione e favorevoli a un CLN aperto (guarda un po') anche a FdI? A questo devi rispondere, se una risposta ce l'hai."


      Siccome a questo punto non solo voglio rispondere ma ho persino GIA' RISPOSTO (poi bisogna anche aver voglia di leggere), farò finta che al posto della parola "insulta" ci sia la parola "critica" (per i motivi precisati sopra): "coloro che a sinistra sono per l'uscita dall'euro, dall'UE, per la difesa della Costituzione e favorevoli a un CLN aperto" (cit.) non hanno la minima rilevanza politica nè "presa" sulla coscienza critica della cittadinanza.
      Salvo sparute eccezioni (quelle che votano TSIPRAS, ricordiamolo nuovamente) il "peso" sostanziale di questo "fronte di sinistra" è pressochè nullo e non accenna ad aumentare.

      Più sopra un utente scrive che "il fronte sovranista" sta crescendo, ed io non so se ridere o piangere... MADDECHE'?!?!?
      Il "fronte sovranista" è ancora una giovane promessa di belle speranze e dalle ginocchia troppo fragili (anche in termini comunicativi) per stare in campo con la schiena dritta.
      E te lo dice uno che quando ha visto nascere ARS ha pensato "finalmente! alle prossime elezioni forse potrò votare un partito nel quale mi riconosco appieno!"... giusto per precisarti che io NON SONO AFFATTO uno di quelli che "o dentro i partiti attuali o nulla". Ma i "partiti nuovi", quelli "de sinistra", costituzionalisti e via dottrinando, non hanno alcuna intenzione di nascere, e allora bisogna trarre le debite conclusioni.
      Altro che "teorema di Bagnai": è semplice osservazione del reale. Della quale non volete prendere atto.

      Qui bisogna rendersi conto che bisognerà sporcarsi le mani, anche stringendo quelle di Salvini & C.


      (continua...)

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    13. (...segue)


      "Tu riesci a scorgere, nel PD di Renzi, segnali che vadano nella direzione di portarci fuori (almeno) dall'euro?"
      "La conclusione è: o ci si batte per farli arrivare, oppure si va con Renzi."


      E chi ha parlato di Renzi o del PD?
      Renzi è PD rappresentano ad oggi il 40% di un elettorato che si è ASTENUTO in massa.
      Non solo si possono raccogliere consensi fuori dal PD, ma anche fra gli astenuti e fra quei stessi elettori PD che non vedono l'ora di votare per qualcosa di diverso.




      "Lo capisci quanto è necessaria una componente di sinistra? Ma Bagnai fa di tutto per evitare che sorga. Perché?"


      Di nuovo infili la risposta nella domanda, dando per vera a prescindere una conclusione che hai già tratto e vuoi spacciare per buona.

      Innanzitutto: che la componente "de sinistra" sia necessaria è lapalissiano.
      Ma combattere per uscire da euro e UE è GIA' una battaglia di sinistra (o meglio: o "di destra" non volerla combattere), non occorre avere Marx nel taschino o sventolare la bandiera rossa!

      In secondo luogo: che "Bagnai faccia di tutto per evitare che sorga" è una tua personalissima conclusione/convinzione che non solo sopravvaluta le capacità di Bagnai stesso (che probabilmente se la ride), ma a cui mancano anche le fondamenta.
      Ripeto: la famosa "mole enorme" di prove si è ridotta ad un video che non dice nulla (e nel quale Bagnai nemmeno figura) e all'adesione al Manifesto di solidarietà, altrettanto poco significativa.

      Per la quarta volta: ma di che parliamo?




      "Ci vinci le elezioni con questi numeri? Io dico che non ci eleggi nemmeno un Borghi alle europee!"


      Fai finta di non capire, rifugiandoti ancora nel sarcasmo fuori luogo.

      Bagnai non deve vincere alcuna elezione: questa dell'impegno politico DIRETTO di Bagnai è una tua fissazione facilmente riscontrabile nei tuoi articoli, così com'è facilmente riscontrabile che non ho mai scritto nulla del genere.
      Io ho parlato di "impegno per unire le forze in termini politici". Cosa c'entri con l'acchiappare direttamente voti lo sai solo tu, ed è - ripeto - conseguenza di una palese fissazione.

      L'argomento "Borghi", poi, è abbastanza triste: dovresti sapere che Borghi NON era capolista, dunque per essere eletto era necessario che oltre a votare Lega l'elettore indicasse espressamente la preferenza per lui. Non solo è sicuro che se fosse stato capolista sarebbe stato eletto, ma è anche assai probabile che un sacco di gente che avrebbe voluto proprio lui a Bruxelles abbia votato Lega senza esprimere la preferenza diretta.
      Ma questo è stato un errore della Lega in primis e degli elettori in secondo luogo.




      "Tuttavia Bagnai fa un ragionamento inaccettabile, che suona più o meno così: «poiché io sono stato il più bravo a spiegare, allora nel mondo "fuori dal coro" tutti devono fare come dico io». E naturalmente chi non è d'accordo viene insultato!"


      Sì, c'è una buona dose di verità, e d'altra parte sin dall'inizio del mio intervento non ho voluto negare questo aspetto della personalità di Bagnai.

      Ma questo riguarda l'atteggiamento RELAZIONALE, non il comportamento POLITICO e DIVULGATIVO di Bagnai, che pur essendo abbastanza stronzo e narcisista, è andato a parlare letteralmente con TUTTI (il che significa, inoltre, che tutti l'hanno voluto ascoltare).

      Insomma: questo aspetto, pur vero, diventa un problema SERIO ed un argomento di divisione SOLO se a monte non c'è una reale volontà/capacità di collaborare uniti, altrimenti sulle divergenze caratteriali si passa oltre.

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    14. Gentile Anakyn, torno a darle del "Lei" per non metterla in difficoltà poiché è del tutto evidente che Lei sta discutendo con uno stupido, e dunque perdendo il suo tempo. Infatti delle due l'una:

      Ipotesi 1) la sua logica è troppo complessa per le mie limitate capacità; mi perdoni, ma proprio non riesco a seguirla. Ergo, io sono uno stupido.

      Ipotesi 2) la sua logica è effettivamente sballata; ergo io, che discuto con Lei, sono uno stupido.

      Come vede, gentile Anakyn, la probabilità che io sia uno stupido è del 100%, quella che lo sia Lei è solo del 50%.

      Nel dubbio, e non volendo importunarLa ulteriormente, la saluto definitivamente.

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    16. Ipotesi 3) --> vuoi svicolare, forse più per stanchezza (sarebbe comprensibile) che per incapacità di replicare, usando la collaudatissima tecnica dell' "uscita sdegnata" con tanto di ritorno al "lei".

      Fiorenzo, ti stai confrontando con un veterano di blog e forum: siccome anche tu non mi sembri di "primo pelo internettiano" evitiamo certe tecniche ed evitiamo di darci degli stupidi a vicenda, che ne dici?


      Se servisse specificarlo, ritengo te tutt'altro che uno stupido e ritengo la tua opera di divulgazione piuttosto meritoria: ricordo il video "in viaggio con Goofy" con una certa nostalgia, avrò visto (anche per caso) decine dei video da te girati e seguo regolarmente gli aggiornamenti di Egodellarete, che (come scrivevo più sotto) ritengo una piacevole lettura/visione ed una buona fonte di informazioni.

      Siccome da un lato non sopporto di essere ritenuto "nemico" da persone che fondamentalmente apprezzo (nonostante mi facciano incazzare), dall'altro evidentemente ho una modalità comunicativa che fa a cazzotti con quanto sopra, se credi che io abbia passato le righe accetta le mie scuse.


      Sul merito delle questioni, credo di aver risposto punto su punto, per cui non mi sembrerebbe così difficile replicare a ciò che ho scritto, sempre che ci sia la voglia/capacità di farlo.

      Altrimenti no problem e amici come prima, non muore mica nessuno.


      Un saluto
      Luca

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    17. Gentile Anakyn,

      Continuo con il "Lei" perché, come mi è stato insegnato da piccolo, "la confidenza è la mamma della mala creanza". Con il tempo, se ci sarà reciproca fiducia, potremo passare al "tu".

      Guardi, di salti logici nel suo ragionamento ne ho rilevati parecchi. Lei ha ragione a dire che forse sono stanco. In effetti dormo poco da alcuni giorni. Mi consenta allora di scegliere una sola delle contraddizioni del suo discorso, e rimandare la discussione sulle altre a domani o ad altra occasione. La prego, però, di non fare violenza alla logica.

      A proposito della mia affermazione che ARS, MPL, Sn€ non sono assimilabili a RC e SEL, Lei parla di "distinguo formalmente valido quanto inutile". Francamente non la seguo. E' un po' come se uno, parlando di euro, mettesse sullo stesso piano Bagnai, Grillo e MMt, giustificando ciò con l'espressione "ai fini del discorso specifico evidenziato". Ma le sembra possibile?

      Tanti o pochi che siamo noi sovranisti, non possiamo essere confusi con i nostri avversari.

      Il "discorso specifico evidenziato" mi sembra essere, se non la fraintendo, la possibilità di avere i numeri per cambiare la situazione. Se non ho frainteso, allora devo ribadire che la dura realtà dei fatti, cioè che i numeri oggi non ci sono, non può essere esorcizzata con un atteggiamento che ha, mi scusi, dello schizofrenico, arrivando a sostenere improbabili fronti o unioni con forze che sono oggettivamente opposte a noi in quella che è la contraddizione politica principale. La quale, giova ricordarlo, non è solo l'epifenomeno euro, morto che cammina tenuto in vita per il tempo necessario a trovare una soluzione che salvi il vero mostro: il trattato di Maastricht.

      Se Lei tiene fermo questo punto, insieme con l'altro costituito dall'inviolabilità dell'unità nazionale, la conseguenza logica è l'impossibilità di qualsiasi compromesso con le seguenti forze politiche: PD, NCD, FI, Lega, M5S, RC, SEL, Tsipras, Verdi.

      Questo è tanto vero che perfino MPL, che pure ha a lungo sperato nel M5S, sta pian piano prendendo le distanze da Grillo. Ovviamente lo fa con cautela (ah, la doppiezza togliattiana di 'sti comunistacci!). Pasquinelli me la passerà... ma lui sa che io so che lui sa che io so che lui sa...

      L'uscita di Porcaro da RC segnala, per altro, che il processo di presa di coscienza in RC è in corso.

      Naturalmente se Lei nega l'assioma iniziale, allora il ragionamento cade. Ma in tal caso Lei non è un sovranista.

      Sic stantibus rebus, i numeri non ci sono. Ne segue (tenga fermo l'assioma iniziale) che ci attende una battaglia lunga e difficile. Nel corso del tempo, per l'incrudirsi della situazione economica una parte del consenso dei partiti euristi/liberisti/globalisti verrà meno. Sta a noi, con un'offerta politica chiara e non ambigua sul tema principale, tentare di intercettare il dissenso. Ora, poiché gli elettori che usciranno dalla prospettiva liberista avranno storie e percorsi diversi alle spalle, ecco che è necessario costituire un fronte nel quale ci siano sia forze "di destra" che "di sinistra", non dimenticandone altre, ad esempio gli "ex-democristiani". Tuttavia la condizione necessaria, seppur non sufficiente per entrare in questo CLN, non potrà che essere la discriminante antiliberista. Cioè l'essere sovranisti. In sintesi: Si alla Costituzione, no al trattato di Maastricht.

      Ora la saluto. Sono diversi giorni che mi alzo alle sei e mezza e faccio tardi sbevazzando con il socio Claudio. Adesso mi mangio qualcosa e poi mi schainto sul letto. Anche domani mattina sveglia alle 7...

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    18. Boh Fiorenzo, io continuo a darti del tu: francamente sta storia del "lei" sul web mi sembra un pò infantile, comunque fai pure, non mi offendo.




      "A proposito della mia affermazione che ARS, MPL, Sn€ non sono assimilabili a RC e SEL, Lei parla di "distinguo formalmente valido quanto inutile". Francamente non la seguo."


      E' "inutile" se rapportato al discorso che stavo proponendo, e cioè la necessità di "cercare numeri e consenso", anche se ciò significasse sporcarsi le mani.

      Una necessità che nel "fronte de sinistra" ho sentito esprimere di rado, e quelle poche volte che è stato espresso a parole non ha poi avuto seguito nei fatti.




      "Il "discorso specifico evidenziato" mi sembra essere, se non la fraintendo, la possibilità di avere i numeri per cambiare la situazione."


      Esattamente.




      "Se non ho frainteso, allora devo ribadire che la dura realtà dei fatti, cioè che i numeri oggi non ci sono, non può essere esorcizzata con un atteggiamento che ha, mi scusi, dello schizofrenico, arrivando a sostenere improbabili fronti o unioni con forze che sono oggettivamente opposte a noi in quella che è la contraddizione politica principale. La quale, giova ricordarlo, non è solo l'epifenomeno euro, morto che cammina tenuto in vita per il tempo necessario a trovare una soluzione che salvi il vero mostro: il trattato di Maastricht."


      Scusa Fiorenzo, ma la "contraddizione politica principale", che addirittura definisci "oggettiva", sarebbe in verità tutta da dimostrare.

      Ragioniamo un attimo su quale sarebbe il "principale" degli obiettivi politici, rapportandolo non solo all'orizzonte ideale ma anche (soprattutto, direi) al contesto del qui ed ora.


      Fai bene a sottolineare che l'obiettivo politico ultimo va oltre l'Euro, ma gli ostacoli vanno superati uno per volta e per il momento, per quanto tu lo definisca "morto che cammina" (e per carità, pure Bagnai spesso fa lo stesso), l'Euro è ancora vivo e vegeto, e continua a mietere vittime.

      Il fatto che il dibattito pubblico rimanga sostanzialmente circoscritto all'Euro e faccia fatica ad andare oltre, deriva sia dal fatto che è un bersaglio bello grosso e semplice da inquadrare per chiunque, sia anche che rimane, lo ripeto, il primo "mostro" da abbattere ed è ancora in piedi. In piedi nei fatti, e, quel che è più grave, nella testa e nelle opinioni di una bella fetta (maggioritaria? al momento non è facile capirlo) di cittadinanza.


      Quindi OGGI l' "obiettivo principale", rimane l'EURO.
      Maastricht sarà quello DOPO.

      Non è un ragionare a compartimenti stagni, lo so bene che Euro e Maastricht hanno troppo in comune per non considerarli parti dello stesso percorso.
      E' un ragionamento pragmatico: un nemico ed un "mostro" alla volta.
      Per ciascun nemico da abbattere, vanno pragmaticamente cercate alleanze politiche più larghe possibile.
      Oggi è possibile che un'alleanza contro l'Euro possa comprendere forze che poi sul nemico successivo, Maastricht, si divideranno.
      Ma intanto ci sarà un nemico in meno ed un passo in più alle spalle.


      (continua...)

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    19. (...segue)


      Per intenderci, stai parlando con uno che vede con FAVORE (ingenuamente? può darsi) le alleanze M5S-UKIP e Lega-FN perchè, pur essendo costituite da forze politiche decisamente squilibrate a destra, costituiscono proprio un'occasione di fare fronte comune.
      Giudicami pure schizofrenico, ma a mio parere le forze "sovraniste" dovrebbero buttarsi anch'esse a pesce su un'occasione simile.

      Sant'iddio: a livello di forze politiche, nell'ultimo anno l'intervento migliore che ho sentito fare in Parlamento è stato della Meloni, e l'intervista che mi ha acceso di più quella della Le Pen alla Gruber.
      E dovrei mordere il freno per una forma di scetticismo a prescindere verso soggetti ideologicamente lontani?

      Questa strenua resistenza allo "sporcarsi le mani" con forze di destra a mio avviso nasconde un complesso di inferiorità: il timore di non avere forza sufficiente a "piegare verso sinistra" un fronte comune di lotta al nemico che in questo momento piega nettamente a destra.




      "Naturalmente se Lei nega l'assioma iniziale, allora il ragionamento cade. Ma in tal caso Lei non è un sovranista."


      Piano con l'ansia di affibbiare etichette, per cortesia. Cosa sono io vorrei innanzitutto deciderlo da solo, grazie.

      So che voglio un'Italia a sovranità monetaria, prima di tutto. E che la sovranità monetaria, pur non essendo condizione sufficiente, è però condizione NECESSARIA per ottenere una sovranità a 360°.
      E siccome la moneta unica sta ancora lì, come stanno lì le istituzioni che la reggono, essa è il mio primo nemico.
      Il discorso è sempre quello: l'obiettivo ultimo non può farmi dimenticare i singoli passaggi per realizzarlo.

      Che questo faccia o meno di me un "sovranista" secondo il tuo dizionario, importa relativamente. Io mi ritengo tale ma ripeto: non ne faccio questione di etichette.




      "Sta a noi, con un'offerta politica chiara e non ambigua sul tema principale, tentare di intercettare il dissenso. Ora, poiché gli elettori che usciranno dalla prospettiva liberista avranno storie e percorsi diversi alle spalle, ecco che è necessario costituire un fronte nel quale ci siano sia forze "di destra" che "di sinistra", non dimenticandone altre, ad esempio gli "ex-democristiani". Tuttavia la condizione necessaria, seppur non sufficiente per entrare in questo CLN, non potrà che essere la discriminante antiliberista. Cioè l'essere sovranisti. In sintesi: Si alla Costituzione, no al trattato di Maastricht."


      Mi piace l'idea del CLN.

      Solo che per me la "discriminante", almeno per ora, non può coincidere con l'obiettivo finale bensì dev'essere essere un fattore "elastico" a seconda della battaglia che si va a combattere, nella consapevolezza che la guerra si vince una battaglia dopo l'altra.

      Può essere considerata una logica di opportunismo politico, certo.
      Se però è necessaria a vincere la guerra, la adotto.




      Un saluto ed un augurio di buon riposo.

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    20. Vedo che in due giorni il dibattito è andato avanti...

      Caro Fiorenzo,
      il video che hai postato (Dalla Mancha con Furore) e che secondo te dovrebbe dimostrare l'apertura verso forze NON di sinistra da parte del cosiddetto Nuovo CLN, offre, a mio avviso, una dimostrazione plastica del contrario:

      Dopo la, tutto sommato condivisibile, analisi di Nanni, arriva la domanda di Pasquinelli:

      "Ma ché,"niente-niente", questo fronte, dovremmo farlo anche con Tizio, Caio e Sempronio che dicono questo, questo e quest'altro e che "sso ppure libberisti?"

      Ecco, in questa domanda (e nella risposta a questa domanda) si condensa, a mio avviso, tutta l'incapacità politica che rischia (?) di infilarvi in un vicolo cieco, prima ancora di nascere.
      Seguo le interessanti analisi di MPL da un bel po', ma dal vicolo cieco, almeno lei, mi pare non si sia ancora mossa.

      Torno a ripetere: secondo me non avete afferrato le dimensioni e la gravità della catastrofe in corso.
      O, se l'avete afferrata, non ve ne curate.

      Prova ad immaginare:
      (Il contesto è sempre quello perché maledettamente simile a quello attuale)

      Tu sei un comunista e nella tua zona opera una sola brigata partigiana.
      Però è una brigata formata da Liberali, Monarchici e qualche dipendente della Santa Sede sfollato a Frosinone nel '42.

      Tu che fai?

      Te ne stai a casa e lasci che siano loro a combattere i reparti di SS perché l'ultimo dei tre ha giurato fedeltà al Papa e quindi tu non ti ci vuoi mischiare e perché quell'altro non vuole ammettere chiaramente che il problema è la crisi globale del Capitalismo?

      Forse è perché io sono un piccolissimo artigiano (Metastasi dell'economia Italiana, secondo alcune tra le vostre menti), vivo la precarietà e vedo la distruzione con i miei occhi e attraverso quelli un po' miopi della CNA alla quale sono iscritto (quindi, detto per inciso, sarei anche un po' piddino).

      Forse c'è ancora un residuo, in me, della mentalità di quelli che presidiavano le fabbriche "dei padroni" per salvarle dalla distruzione della ritirata tedesca.

      Forse è perché non ho la momentanea e splendida sicurezza che uno stipendio potrebbe darmi, consentendo anche a me di turare il naso e votare Tsipras o Grillo (o non votare per nulla).

      Forse c'è la fortissima condivisione, da parte mia, dell'idea che Bagnai esprime in questo video: http://www.youtube.com/watch?v=9QN4CvD_p8c

      E cioè che in questo momento è più che mai necessario che le persone SI PARLINO e, più che fondare gruppi contrapposti "rilascianti patenti di costituzionalità", esse (le persone) trovino punti di contatto.

      La lega NON ha fatto una campagna per l'uscita della PADANIA dall'Euro.
      La lega ha fatto una campagna per l'uscita dell' ITALIA dall'Euro.
      E su questo slogan, dall'1% di cui era accreditata dopo i vari scandali, ha preso il 7%.

      Quanti voti hanno preso i pur ottimi Boghetta e Porcaro su questa piattaforma?
      NESSUNO.
      Non ci hanno neppure provato, si sono turati il naso e hanno votato (o si sono visti "costretti a votare") Tsipras.
      Segno evidente che siamo (a sinistra) in un ritardo clamoroso, nel capire, nell'analizzare, nello scegliere gli alleati, nell'indicare obiettivi a breve termine e, sopratutto, nello specificare "con quali mezzi ottenerli".
      Boghetta e Porcaro rappresentano una parte ancora minoritaria di un partito già irrilevante per i fatti suoi e abbastanza screditato sia sul piano culturale che politico.
      C'è un problema di acculturazione in tema economico e giuridico e, sul quale tema, la base della sinistra si trova ancora all'età del bronzo.... (continua)

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    21. La base della lega nord (culturalmente e antropologicamente non molto distante dal "popolo di sinistra" essendo piena, oltre che di piccolissimi imprenditori, anche di una consistente fetta di operai che negli antichi anni '70 un po' di acculturazione nelle sedi del PCI devono averla ricevuta) è stata immediatamente e in larga misura in grado di capire i concetti che Bagnai ha avuto il coraggio di esporre al loro congresso federale.

      Quanti, in questo vostro nascente CLN, avrebbero lo spessore culturale e la capacità dialettica di riscuotere applausi da una platea di leghisti andando a dire e argomentando loro che sulla spesa pubblica ci hanno campato sopratutto gli imprenditori del nord e che il problema della Lombardia non è l'ospedale della provincia di Crotone?

      Una larghissima percentuale dell'elettorato leghista, in tutta evidenza, è CULTURALMENTE già in grado di capire quello che, per la la stragrande maggioranza dell'elettorato di sinistra, è ancora arabo scritto in Braille.

      Credo che abbia ragione Bagnai a suggerire un bagno di umiltà e consigliare un paziente lavoro di ricostruzione culturale di milioni di persone che si credono di sinistra ma che fanno ormai ragionamenti di destra.

      Lavoro di ricostruzione al quale, (credo ne converrai data la tua appartenenza all'ARS che dice di proporsi di parlare alla testa dei cittadini più che alla pancia della massa), siamo tutti chiamati.

      E intanto che ricuciamo questo enorme (sottolineo enorme e pluridecennale) abisso culturale con la destra che si fa?
      Beh, si fa quello che Alberto Sordi fa alla fine del film "Tutti a Casa".
      Alla fine si rimette "pancia a terra" e prende ordini da qualcuno dal quale mai avrebbe immaginato di poterli prendere.

      Sul divario culturale e dialettico accumulato dalla sinistra consiglio (così, tanto per capire di che cosa sto parlando) di paragonare due interventi introduttivi entrambi disponibili su You tube.

      Il primo, quello del "camerata" Antonio Triolo al convegno di A-simmetrie del 7 dicembre di un anno e mezzo fa a Roma e , il secondo,quello del segretario (credo) della Federazione di Civitavecchia di RC ad una conferenza del "nostro crotalo".

      Ascoltali entrambi.
      Riascoltali.
      Analizza le rispettive capacità dialettiche e di analisi.

      Poi dimmi che ne pensi.

      Io ho provato imbarazzo per me, per il compagno di rifondazione, per tutti noi e i presenti in sala.
      Il discorso introduttivo del compagno di RC sembrava uscire pari pari da un'assemblea studentesca del '77:

      "Cioè, io volevo di qquesto...no?. ner momento in cui...dico... vabbè.. er preside tenta ancora de fa ppassa' le sue circolari der cazzo, dico, ..compagni! Qqua mme spallo!!. mobbilitamose tutti!!"

      ecco, se te lo ricordi, il linguaggio era posizionato, con trenta anni di ritardo, su un'livello qualitativo di questo tipo.
      E noi, dotati di questo tipo di personale politico intermedio, vogliamo rilasciare patenti di Costituzionalità a chi, anche se per scopi ultimi differenti dai nostri, ha già ingaggiato la battaglia con quello che voi stessi indicate essere un nemico comune?

      Credo che dobbiamo, tutti, abbassare le penne e convincerci che, se parliamo di politica, in questo momento, le possibili alleanze per combattere la gigantesca mostruosità dell'Unione Europea e dei suoi trattati possano anche passare per rapporti e legami piuttosto inediti rispetto a quelli che abbiamo sempre creduto dovessero essere.

      Se parliamo di politica.

      Se invece parliamo di visioni del mondo e di interessi di classe da difendere contro altri interessi di classe, allora facciamo bene a marcare una differenza, ma questo è, credo, un lavoro diverso e, come si dice, di lunghissima lena.

      Ciao,
      Andrea

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    22. Gentile Andrea,

      cos'è? SI inventa una divergenza tra me e Luigi Nanni? Costruire il Cln è obbiettivo scolpito nella carta fondativa del Coordinamento della sinistra contro l'euro. Lo ha letto il documento prima di sparare sentenze? Guardi che è di facile lettura. Lo capisce anche uno, se mi permette, di destra come lei. Ed uno come lei saprà certamente che se parliamo di CLN parliamo di una coalizione in tempi di stato d'eccezione che unifica forze altrimenti antagoniste. Non è che se queste forze fanno un CLN stendono uno strato di nutella sulle loro differenze antagoniste. Noi siamo antagonisti ai liberisti ed ai neoliberisti. Punto. Anche quando unissimo le forze contro l'eurocrazia non cessa e non deve cessare la lotta politica. Anche in seno al CLN. Lo sa vero, che si sparavano anche tra partigiani? Porzus le ricorda niente?
      Non faccia quindi l'anima angelica, che in nome della lotta all'eurocrazia noi dovremmo cessare la critica (critica ai liberisti).
      Poi scusi eh!? Le sembra che Il "metodo Bagnai" sia inclusivo e unitario?
      Oh certo! Solo verso i rottami berlusconiani.

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    23. Caro Andrea,

      mi rendo conto che il numero di commenti di questo post è elevato, per cui non è possibile seguirli tutti.

      Ieri, in uno di questi, ho parlato della "impossibilità di qualsiasi compromesso con le seguenti forze politiche: PD, NCD, FI, Lega, M5S, RC, SEL, Tsipras, Verdi". Sbaglio o sono tutte PUD€? Lei vuole escludere la Lega? Va bene, ma è troppo chiedere a Salvini una piccola piccola piccola (ma ferma) dichiarazione sull'intangibilità dell'unità nazionale? Le faccio notare che in quell'elenco non c'è FdI, che Luigi Nanni ha incluso tra le forze che possono stare in un CLN. Ma la Lega no, fino a quando... non mi ripeto.

      Altro discorso, ovviamente, è parlare agli elettori del PUD€, cosa che noi facciamo, come anche voi.

      Tuttavia, mi corregga se sbaglio, mi pare evidente che stiamo seguendo strategie diverse: voi parlate agli elettori ma anche ai partiti del PUD€, nella speranza che questi ultimi cambino politica. Noi parliamo solo agli elettori, per strapparli dal PUD€.

      E sa perché? Perché per voi il problema principale è l'euro, per noi Maastricht. Una differenza sostanziale ma che potrebbe non impedire un'alleanza di fase. Questa è resa impossibile dai comportamenti di Bagnai.

      Certo, si può accusare me, o altri, di aver attaccato a nostra volta (mai con l'assurda veemenza e volgarità del professore), tuttavia una differenza c'è: io sono un militante tra i tanti, Bagnai si pone come leader indiscusso, ed è accettato come tale da tutti voi, ragion per cui ogni suo attacco ha una valenza ben superiore ai nostri (e in particolare ai miei, anzi: al mio unico attacco). Le segnalo, infatti, che a parte "Spigolantibus" è un anno e mezzo che continuo a parlar bene di Bagnai (l'ultima in un'intervista a RomaunoTV) nonostante le offese pubbliche (e non solo) che mi rivolge. Sa quante volte ho tentato, di mia iniziativa, di ricucire? Lassamo perde...

      Poi, a un certo punto, uno perde la pazienza. Ed io la persi.

      Quanto agli attacchi "teorici" a Bagnai, nessuno di essi è venuto da me, anche se qualcosa da dire ce l'avrei. Ma mi sono astenuto. Pasquinelli con MPL ha avanzato critiche in punta di teoria, è stato insultato sequenzialmente e ha perso anche lui la pazienza.

      Ascolti cosa ha detto Mimmo Porcaro l'otto giugno all'assemblea di ARS (sei giorni prima del convegno fantasma), ascolti attentamente, e mi segnali cosa non la convince.

      Un cordiale saluto.
      p.s. si pulisca le scarpe, visto che è tornato qui a calpestare "rifiuti organici". Ad maiora.

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    24. "SI inventa una divergenza tra me e Luigi Nanni?"

      "Lo capisce anche uno, se mi permette, di destra come lei."



      Madò, quanto poco ne capisce questo tizio, siamo alla mancata comprensione di base di un testo semplice.
      Però scrive papiri dottrinali su Marx e company, disquisendo di "sostanze teoriche".
      Ed è pure il pezzo da novanta di un'organizzazione che propone un cambiamento radicale.

      Ma davvero poi ci si chiede come mai in tanti scelgono "la destra" nonostante sia ideologicamente contrapposta ai propri valori?
      O questa domanda manco ve la fate?

      Ma finchè dalla "mia parte" c'è gente tipo Pasquinelli che ha pure ruoli di rilievo, vi rendete conto oppure no che è del tutto normale preferire Salvini o la Le Pen?

      Guardate che se invece di farvi domande del genere voi preferite pensare che siano gli (e)lettori ad essere stupidi e non voi ad avere leader e atteggiamenti ad anni luce dalla realtà, la sinistra politica non si schioderà di un passo.

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    25. Pasquinelli scrive:

      "SI inventa una divergenza tra me e Luigi Nanni?"

      Dunque: no.
      Forse non mi sono spiegato: Glie lo rispiego volentieri.
      Sia Lei che Luigi Nanni siete evidentemente sulle stesse posizioni.
      L'analisi che fate (anche se nel video è Nanni ad esporla) la condivido.
      Quello che non condivido è il precludervi (tutti e due, Lei e Nanni, anche se nel video è Lei ad esporre questa preclusione) una possibile alleanza tattica contro un nemico fortissimo, sulla base del fatto che questi possibili e momentanei alleati "sono liberisti".

      Saranno anche liberisti (e lo sono), ma, a mio parere, sono dei liberisti che, in questo momento, indicano lo stesso obiettivo a breve termine.
      Non so se sono stato abbastanza chiaro.
      --
      "Noi siamo antagonisti ai liberisti ed ai neoliberisti. Punto. Anche quando unissimo le forze contro l'eurocrazia non cessa e non deve cessare la lotta politica".
      --
      Ho forse detto da qualche parte che deve cessare la lotta politica tra destra e sinistra? Tra Capitale e Lavoro? Tra Profitti e Salari?
      Ho forse lasciato intendere che secondo me la Sanità, l'Istruzione, i Trasporti, la Banca Centrale, NON debbano tornare di proprietà dello Stato Italiano?
      Ho lasciato intendere che NON debbano esserci meccanismi di indicizzazione dei salari?
      Ha forse capito da qualche mio scritto che il Ri-ottenimento di queste cose non prefiguri una lotta politica asprissima?

      Se mi indica dove l'ho detto o dove non sono stato abbastanza chiaro, tanto da poterlo supporre, volentieri sarò più esplicitativo.

      --
      "Poi scusi eh!? Le sembra che Il "metodo Bagnai" sia inclusivo e unitario?"
      --
      In tutta franchezza, e anche se può sembrarLe paradossale, direi di sì.
      Bagnai non credo abbia avuto mai intenzione di fondare alcun partito politico.
      Si è, da subito, prefisso il compito molto difficile di parlare a tutti, dato che in questo momento il pericolo lo corrono sia i Patrizi che i Plebei.
      Lei vuol dirmi che i Plebei lo corrono maggiormente?
      Ne convengo.
      Anche Bagnai, credo ne convenga, tanto che ha cominciato, fin da subito, a parlare con i Plebei.

      Tuttavia mi sembra difficile, nella mia limitata visone delle cose, che i "plebei", da soli, possano in tempi storici e non geologici, cavarsi da un impiccio nel quale in larga misura hanno accettato essi stessi di cacciarsi.
      Per limiti culturali.

      Non so se sono stato abbastanza chiaro:

      Ci Si Sono Cacciati Per Limiti Culturali.

      In questo senso, chiunque riesce a spezzare questo limite culturale fa, oggettivamente, un lavoro di inclusione.
      E cioè:
      Il lavoro che, secondo me, è necessario fare e che, per motivi che se vuoLe possiamo anche analizzare, Voi non riuscite a fare, pur dicendo da molti anni di volerlo fare e dicendo anche, ve ne do atto, parecchie cose giuste.

      Ad un certo punto poi, vede, anche la quantità diventa, secondo me, indice di una certa qualità.
      Ha notato quanti interventi contiene questo post rispetto alla media degli altri post di questo sito che si richiama al CLN?

      Siamo a più di centodieci su una media di 2,5.

      Ecco.
      Questo è, secondo me, un piccolo esempio di quanto sia stato inclusivo il lavoro fatto da Bagnai rispetto a quello fatto da MPL e dai vari spezzoni di sinistra, più o meno critica, in circolazione.

      Poi, sa, bisogna che, infine, glie lo dica:
      :)
      Bagnai è pur sempre un mio cliente e il cliente, lo sanno anche i comunisti oltre ai sassi, ha sempre ragione!

      --
      "Lo sa vero, che si sparavano anche tra partigiani?"
      --
      Beh, certo, ma questo cosa dovrebbe dimostrare?
      C'è stata anche una guerra con decine e decine di MILIONI di morti.
      Hanno anche appeso a testa in giù Mussolini, ma io, sinceramente, vorrei evitare di arrivare a epiloghi di questo tipo e questo, magari, lo capisce, se mi permette, anche uno di sinistra nel modo in cui lo è Lei.


      Con stima
      Andrea Di Maio

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    26. Sarò breve, anche per dare spazio all'eventuale risposta di Moreno.

      Andrea Di Maio - scarpe sempre più sporche :-) scrive «Saranno anche liberisti (e lo sono)».

      Una cosa da segnalare e tenere a mente, perché Bagnai ha sempre detto che lui sarebbe "de sinistra" se la sinistra ecc. ecc.

      E invece mo esce fora che so' (o sarebbiro) libberisti. Fatece sapé.

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    27. andrea di maio ha scritto:

      (...) si è "Prefisso" un compito molto arduo (...)

      ovviamente era "prefissato".
      Vedi? ... a furia di preoccuparsi delle esigue dimensioni del consenso ...

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    28. Tranquillo Andrea Di Maio, la mia battuta non era minimamente riferita alla tua svista. Tant'è che la battuta era precedente (20 giugno 2014 16:26) alla svista (21 giugno 2014 20:24).

      Credo che ci si debba rasserenare un po' tutti quanti.

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    29. Fiorenzo:

      Nessun problema.
      Non ho trovato alcunché di offensivo.
      Figuriamoci , poi, le batture. :)

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    31. "Credo che ci si debba rasserenare un po' tutti quanti."


      Sicuramente.
      Senza però dimenticarsi l'URGENZA necessaria nel trovare contromisure concrete di azione politica.

      Fiorenzo, quando ti sento dire che "la guerra sarà lunga" (ed anche qui: un altro punto di contatto fra te e Bagnai) un pò condivido ed un pò mi spavento.
      Dipende da qual è l'approccio alla "guerra".

      Se nel darsi obiettivi "alti" a lungo termine (ripristino di una forma completa di sovranità, abbattimento Maastricht e Lisbona) si soprassiede sull'assoluta impellenza di ottenere nel frattempo qualche obiettivo "minore" a brevissimo termine (abbattimento moneta unica --> cambi flessibili --> motore industriale che riparte e si porta dietro occupazione e domanda), il grosso rischio è che nel lungo percorso verso la Vittoria con la "V" maiuscola, cadano nel frattempo stecchiti al suolo il grosso dei soldati per combatterla.

      Se c'è una guerra lunga da combattere (e lo sarà) ci vogliono anche armi da usare e uomini abbastanza energici per imbracciarle.
      Insomma: bisogna restare vivi e combattivi abbastanza a lungo da vincerla.

      Andando nel concreto: io posso anche puntare ad un'equa ripartizione dei profitti, ad un innalzamento della quota salari, ad un mercato del lavoro che prediliga qualità, diritti ed ambiente in luogo dell'abbattimento dei costi, ad una Banca Centrale capace di spendere per il benessere comune, ad un debito pubblico visto come CREDITO dei cittadini e non come debito da ripagare in eterno, ecc ecc...
      ...ma nel frattempo, se non voglio che una fetta sempre più consistente di italiani rimanga senza lavoro, senza prospettiva di futuro, senza motivazione a far figli e con tendenze al suicidio sempre più marcate, diretta cioè verso una zombificazione di massa senza rimedio... beh, devo IMMEDIATAMENTE alimentare la domanda e con essa l'occupazione. Devo ripristinare il LAVORO. Senza lavoro s'inasprisce ulteriormente il circolo vizioso nel quale siamo immersi e che sta trascinando il popolo italiano verso un'apatia ed una rassegnazione al peggio dalla quale non c'è ritorno.

      Ora Fiorenzo: ammetterai che abbattere l'euro e tornare alle valute nazionali flessibili un grosso aiuto in questo senso lo darebbe.
      Non è che nel '93-'96 l'Italia NON fosse già un Paese gestito da politiche economiche liberiste, però appena ci siamo sganciati dallo SME sia la produzione che l'occupazione sono comunque decollati.

      Per questo dico che OGGI, pur di uscire da questo pantano dove non ci può vincere alcuna guerra semplicemente perchè non trovi abbastanza soldati da arruolare, è necessario vincere in tempi rapidissimi la prima e più urgente battaglia: quella contro l'Euro.
      E per vincerla io credo sia necessario allearsi con chiunque la voglia combattere, anche Satana in persona.

      Ecco: questo è il mio punto di vista e meglio di così non so spiegarlo.

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    32. Eppure lo diciamo dall'ottobre del 2011: Fuori dall'euro, fuori dal debito. Per caso, Lei è "de coccio"?

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    33. Fiorenzo, penso che non ci capiamo.

      Lo so benissimo che tu ed in generale tutti i movimenti di sinistra contro l'euro, sono appunto contro l'euro (ma va?) e che molti di essi lo dicono da tempo.

      Ma se l'abisso che intercorre fra il dire ed il fare va nella direzione di escludere quei movimenti/forze che sarebbero avversari rispetto agli obiettivi a lungo termine (sintetizziamo con "socialismo") ma alleati rispetto agli obiettivi a breve termine (abbattimento moneta unica, che farebbe comodo anche al capitalismo), secondo me non si va da nessuna parte.

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    34. Le ho già risposto. Lei continua a non voler capire. Andiamo sul punto: l'endorsement alla Lega Nord. E' di questo che stiamo parlando? Credo di sì, perché altri paletti non ne vedo (a meno che lei non stia pensando a Renzi, o Berluska o Alfano). Glielo ripeto: Salvini faccia una dichiarazione. Parigi val bene una messa... o no? E la smetta anche (Salvini) di dire certe porcherie sull'immigrazione, perché le parole e i toni sono importanti.

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    36. Fiorenzo, credo ci sia poco da "non capire", mi sembra tutto piuttosto chiaro.
      Semmai "non condivido".

      Sul punto: la Lega è solo una delle possibili forze politiche che sarebbero potenziali alleate in una prima fase e probabili avversarie nella fase successiva. E Fratelli d'Italia, solo per rimanere a coloro che già oggi sono esplicitamente contrari all'Euro, come li consideriamo?

      Renzi Berlusconi o Alfano... io dubito che i loro partiti invertiranno mai la rotta (PD possiamo scordarcelo, FI è stato tutto fumo e niente arrosto), ma se dovessero farlo o timidamente accennarlo, li inviterei a salire in groppa abbastanza di corsa.

      Sulla "dichiarazione" da far fare a Salvini, diciamo pure due cose, una sul merito e l'altra di realpolitik:
      1) la dichiarazione da sottoscrivere sarebbe quella sull'unità d'Italia, dico bene? Ebbene, a me risulta che buona parte della campagna elettorale del Basta Euro tour sia stata condotta in meridione, dove Salvini ha pure accettato di prendersi sonori fischi (reagendo abbastanza da signore, devo dire). A me onestamente non pare l'atteggiamento di uno che desidera la secessione.
      2) Salvini ha preso circa il 7%, quindi dal punto di vista politico ad oggi è nettamente il soggetto più "forte" nel fronte anti-euro in Italia. Se volessimo essere un attimo realistici, dunque, dovremmo concludere che semmai dovrebbe essere LUI a voler chiedere condizioni agli altri soggetti della galassia anti-euro, non viceversa.
      Pretendere che il soggetto attualmente più forte (sulla base di un risultato elettorale e come conseguenza di un gran lavoro) debba sottostare alle richieste di soggetti attualmente più deboli, beh... è esattamente l'atteggiamento che vado criticando e che credo di aver "capito" piuttosto bene, sebbene non lo condivida.

      Il fatto è che non credo si debbano pretendere solenni giuramenti di fedeltà da chicchessia, che sarebbero il preludio ad accuse di "tradimento" reciproco ed a movimenti che cominciano a rinfacciarsi l'un l'altro patentini di maggiore o minore aderenza rispetto ai Sacri Comandamenti.
      Bisogna lavorare per sconfiggere il nemico comune, stop.

      Quando si invoca "umiltà" io credo che si intenda questo: NON rinunciare culturalmente ad i propri valori, bensì accettare i dati di realtà, i quali dicono:
      - alla sinistra: che in Italia la battaglia anti-euro per il momento è stata sostenuta a livello politico/elettorale dalla destra
      - alla destra: che la battaglia contro l'euro può ottenere un enorme sostegno popolare e culturale dalle forze di sinistra

      Senza l'azione combinata non si vince, per cui non è questo il momento di distinguere forze di destra da quelle di sinistra.

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  27. Anakyn si lamenta che la sinistra no-euro è debole, e da qui parte per sostenere che Bagnai fa bene a pomiciare con la destra... Bell'esempio di gattopardismo e opportunismo.

    Quanta ipocrisia! una delle ragioni per cui la sinistra-no-euro è debole —scusi Anakyn, che cosa c'entrano Lista Tsipras, Sel, Rifondazione ecc? Lei infatti, come Bagnai, ciurla nel manico, facendo finta di non vedere che sull'euro, come sul resto, ci sono DUE SINISTRE— è ANCHE a causa della campagna sistematica di diffamazione deligittimazione condotta da Goofynomics. Non è vero Anakyn?

    Diverse, e complesse, sono le ragioni per cui la sinistra no-euro è debole. Se vuole ne parliamo, ma ciò implica una volontà di capire, da una parte e, dall'altra, un sentirsi di sinistra nel cuore e nello spirito: sentimenti entrambi estranei al Bagnai ed a chi è stato infettato dal suo bacillo.

    La seconda meschina caratteristica della setta è che invece di guardare la luna si sofferma sul dito.

    Ci pare che lei non voglia comprendere la sostanza teorica della disputa (teorica oltre che politica) tra, ad esempio, i "marxisti dell'Illinois" (Mpl) e "il Melanzana" (Emiliano Brancaccio) e Bagnai. Il Nostro, affetto da megalomania conclamata, nega semplicemente che di disputa TEORICA si tratti. Lesa maestà...

    Vada per il megalomane, ma che dire del fronte dei suoi adepti?
    Possibile che ad un anno di distanza non sia venuta fuori un minimo di risposta? Che diciamo un minimo, uno straccio! Niente di niente! Solo contumelie volgari.

    Magari Lei, che certo non si considera un adepto della setta, vorrà spiegarci, perché certe nostre critiche sarebbero, in punto di dottrina e alla luce della realtà empirico-fattuale, sbagliate.

    Le veniamo incontro e le segnaliamo solo due interventi che Lei, forte della scienza infusa di Bagnai, demolirà facilmente:

    Il primo è quello di Pasquinelli che diede fuoco alle polveri: LE DIVERGENZE TRA IL COMPAGNO BAGNAI E NOI. Esiste una crisi storico-sistemica del capitalismo? Se sì, quale ne sono le cause più profonde? In che senso Marx e Keynes ci aiutano? Qual'è il posto dell'euro? Come si esce dal marasma? Basta uscire dall'euro oppure occorre mutare modello economico?

    Il secondo intervento a cui gradiremmo sia data una risposta è di Emiliano Brancaccio e Nadia Garbellini: Uscire o no dall’euro: gli effetti sui salari .
    Tesi del' contributo di Brancaccio e Garbellini:

    «La lezione che possiamo trarre, per l’attuale fase politica, è chiara. Al di là della grancassa mediatica, le divergenze macroeconomiche in atto segnalano che occorre prepararsi a una prospettiva di deflagrazione dell’eurozona. Al tempo stesso, bisogna riconoscere che non vi è molta differenza tra i retori europeisti che propongono di preservare l’eurozona a colpi di deflazione salariale e i gattopardi che esortano ad abbandonare la moneta unica ma non osano mettere minimamente in discussione il mercato unico europeo. Gli uni e gli altri, dopotutto, costituiscono il prodotto di un liberoscambismo manicheo che ha avallato in questi anni una indiscriminata libertà di circolazione internazionale dei capitali e delle merci e che ha già fatto tanti danni. Nel crocevia che stiamo attraversando, la critica del liberoscambismo non dovrebbe esser lasciata in esclusiva alle forze reazionarie. Tale critica può esser declinata in senso progressivo e potrebbe costituire la premessa per una svolta di politica economica favorevole al lavoro».

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    1. "Non è vero Anakyn?"


      No.

      L'unica cosa vera ed evidente, e questo commento la conferma in pieno, è quanto scrivevo sopra proprio a proposito della pochezza sostanziale e irrilevanza politica (e temo anche culturale) di MPL, ARS e movimenti simili.

      Ringrazio Pasquinelli per aver offerto magnifica sponda a quanto intendevo dire; è davvero incredibile (senza la minima ironia) essere riuscito a concentrare in un solo commento tutti i motivi di critica da me esposti sopra: logica di appartenenza, dottrina, dogmatismo, totale assenza di sostanza, incapacità genetica di comunicare al cittadino.

      Il resto è roba che si legge un tanto al chilo negli articoli del buon Pasquinelli su MPL: minestra riscaldata, che già alla prima cottura aveva poco sapore.

      Continua così che vai fortissimo.


      P.S.: mi raccomando, evita le risposte a tono su quanti articoli al vetriolo avete dedicato a Bagnai, e quanti lui a voi. Sarebbe devastante rendersi conto di essere oggetto di tanta indifferenza.

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    2. ... Mi arrendo.
      Inutile, spiegare la musica ai sordi, o i colori ai ciechi... e la teoria agli analfabeti.

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    3. Grazie dell' "analfabeta".

      In ogni caso, meglio analfabeti che inutili.

      E nuovamente: grazie di aver confermato, seppur in sole due righe, ogni mia critica. Eccezionale dono di sintesi.

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    4. "... sull'euro, come sul resto, ci sono DUE SINISTRE"

      Scoop ansiogeno.

      Finora ce l'aveva solo Shiva (due sinistre)

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    7. Gentile signor Pasquinelli,
      per quanto riguarda il mercato comune, l'euro ha favorito il movimento di capitali perché ha messo gli investitori tedeschi al riparo dal rischio svalutazione.
      Con la dracma o la peseta non si sarebbe verificato quel fenomeno di "credito facile", quell'afflusso enorme di denaro che ha gonfiato bolle che ha permesso di acquistare merci straniere e drogato le economie di quei paesi facendoli sprofondare. Semplicemente gli alti tassi di interesse sarebbero stati forse inferiori alla svalutazione delle due monete rispetto al marco e quindi i capitali si sarebbero mossi mooooolto meno.

      Quindi oltre alle norme europee ultraliberiste, è proprio l'esistenza di una moneta unica a favorire il movimento di capitali e di conseguenza di merci.
      Inoltre la valuta unica è servita a disciplinare i salari.
      Quindi la flessibilità dei cambi non è sufficiente, ma è un buon punto di partenza (tranne per chi si dice di sinistra, ma non volendo far nulla di sinistra finge di perdersi a cercare l'angolazione di uscita e la congiunzione astrale ideali).

      Riguardo il capitalismo penso che con tutti i suoi difetti, sia il sistema che attualmente ha dimostrato di funzionare meglio.
      Al momento non vedo alternative concrete almeno alla sua altezza.
      Detto ciò riconosco che quello attuale è un capitalismo piuttosto distorto persino rispetto ai principi su cui dovrebbe reggersi il capitalismo stesso.
      In particolare è molto critico il problema per cui i salari non crescono al pari della produttività e non uniformemente nei vari paesi dell'EU.

      Sicuramente dopo l'uscita ci sarà molto da fare (ricongiunzione bankitalia-tesoro, regolamentazione, ecc..) ma questo non mi sembra un motivo accettabile per PROTRARRE ALL'INFINITO IL DISCORSO SULL'USCITA DALL'EURO reggendo, volontariamente o meno, il gioco delle élite come state facendo voi "de sinistra".

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  28. @ ANAKIN

    "Questa robaccia chi l'ha scritta, e chi l'ha subito ripresa?"

    E' vero anakin è proprio ROBACCIA quella pubblicata da Frajoli.
    Peccato che sia solo una collezione di perle tratte dal blog di bagnai, prove di un vero e proprio culto della personalità. Con ciucci simili si pensa di cambiare l'Italia?

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  29. @Anakyn sul tema "chi ha cominciato prima"

    Facciamo così: io ti sputo in un occhio, poi insulto tua surel, poi dico che sei un maialozzo... e tu (giustamente) mi urli "figlio di mona". Passa uno che ti vede gridare e penZa che la vittima sono io. Sei contento?

    Poi magari arriva "uno saggio" e dice: "non ha importanza chi ha cominciato per primo. Anzi, quello più vecchio (che sarei io) insulta con miglior proprietà di linguaggio, per cui se c'è uno che ha ragione è sicuramente lui". Sei contento?

    L'articolo Spigolantibus i goofylatri se lo sono ampiamente meritato, così come Bagnai si è meritato i miei elogi e (per la prima volta, nota bene) i miei insulti.

    Anzi, sai che faccio? Quasi quasi metto "Spigolantibus" tra i post consigliati, come monito per gli idolatri con ogni prefisso.

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    1. "L'articolo Spigolantibus i goofylatri se lo sono ampiamente meritato, così come Bagnai si è meritato i miei elogi e (per la prima volta, nota bene) i miei insulti."


      Mi accorgo che stai perdendo le staffe, non è un buon segno.

      Quando riacquisti lucidità, potresti illuminarmi sul PERCHE' se lo "sarebbero meritato", su CHI se lo "sarebbe meritato" (attacchi l'utenza di un blog in generale per prendertela con una minoranza specifica di quelli che chiami "goofylatri"? Applausi) e se per caso (ripropongo la domanda) fosse contestuale alla reazione ad una qualche provocazione ricevuta.

      Tutte domande molto serie.




      "Anzi, sai che faccio? Quasi quasi metto "Spigolantibus" tra i post consigliati, come monito per gli idolatri con ogni prefisso."

      Accomodati, anche se dubito che saranno in molti a goderne, visto che a leggere il tuo blog sono quattro gatti (è un peccato perchè è ben fatto, a me piace).

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  31. @Anakyn, -PERCHE' se lo "sarebbero meritato", su CHI se lo "sarebbe meritato"-
    Temo sia l'astuta strategia di Fraioli per coinvolgere i sovranisti e portarli dalla "loro", per fare il "fronte comune"..certo.
    E lui non è quello "che comincia per primo"..

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  32. La morale alla fine è una sola, se l'Italia deve aspettare la nascita di un movimento di vera sinistra che ci tiri fuori dal pantano, non ci sarà più nulla da salvare. L'euro e la UE sono destinate alla dissoluzione (ora anche il commissario UE Laszlo Andor ammette il fallimento totale delle istituzioni e della politica monetaria) ed andando di questo passo, sarà una guerra, forse l'ultima e difintiva ad infrangere il sogno degli Stati Uniti d'Europa. Bella fine...davvero

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  33. Questi pericolosi nostalgici della siinstra....

    Ma cosa aspettate a superare i vostri programmi mentali ideologici....
    C'è gente che voterebbe "sinistra" pure se i loro partiti gli pisciassero in testa....basta che siano di sinistra...

    E allora tenetevi l'euro...

    Essere cotro l'euro ormai vuol dire prendere atto dell'ipocrisia di tutta la sinistra europea e ripudiarla per andare oltre le etichette.

    Ma non vi rendete conto che la sinistra ormai non ha nulla di popolare?
    Avete provato ad ascoltare radio popolare? tutti con l'erre moscia...sembra di sentire un circolo di nobil donne.

    Basta ipocrisia
    Basta divide et impera

    Essere contro l'euro vuol dire prendere atto che a sinistra ci si è fatti prendere per il culo da anni!!!

    La le Pen se proprio siete affezionati alle vostre etichette è piu' a sinistra di tutto l'arco parlamentare italiano Sel compresa...



    Simone

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    1. Programma politico del Front National:

      "(6) Sull’immigrazione e l’accesso alla cittadinanza (naturalizzazione) si propone una radicale modifica dell’attuale Jus soli, ovvero condizioni molto più severe per ottenere la cittadinanza —si chiede apertamente l’assimilazione degli stranieri. Gli immigrati, pur legalizzati, che si trovino senza lavoro, saranno “incitati” a tornare nel loro paese d’origine. I clandestini o coloro che si “mantegono illegalmente” [anche quelli che vivono alla giornata o lavorano precariamente?, Nda] saranno immediatamente espulsi. Le aziende saranno obbligate ad assumere anzitutto i cittadini francesi. Ogni legge che prevede di regolarizzare i clandestini sara soppressa. Gli stranieri che fossero condannati al carcere saranno espulsi e dovranno scontare la pena nei loro paesi d’origine. Saranno infine, udite! udite!, vietate tutte le manifestazioni “ di appoggio ai clandestini”.
      Misure draconiane che, per chi frequenta anche solo un poco, lo Stato di diritto, significa de facto la sua pur camuffata soppressione. Solo due esempi. Espellere uno straniero dopo una condanna di primo grado significa ledere i suoi diritti alla difesa, tra cui l’appello ad un’altra corte. Come potrà appellarsi un cittadino straniero gettato in una prigione lontana dalla Francia?
      Il divieto di manifestare per i diritti degli immigrati illegalmente entrati nel paese è un provvedimento inaudito, apertamente fascista. Ogni regime autoritario fa il primo passo per rompere la diga dello Stato di diritto infilandosi in una faglia. Dopo il primo, c’è il secondo, poi il terzo e così via. E quando la resistenza non s’arrende ecco il pretesto per giustificare poteri speciali e un regime di dittatura.
      (7) “Una politica di tolleranza zero sarà instaurato sull’insieme del territorio nazionale”. Aumenti delle pene, privazione dei diritti sociali ai condannati a pene superiori ad un anno, più poteri ai corpi di polizia, aumento degli effettivi dei corpi repressivi, aumento deil numero dei magistrati, avvio di un vasto piano carcerario per ottenere 40mila nuovi posti: Dulcis in fundo: ristabilimento della pena di morte e nessuno sconto di pena ai condannati all’ergastolo.

      Tutto il capitolo sulla “sicurrezza” è un delirio sicuritario. Ne vien fuori uno Stato di polizia in perenne Stato d’eccezione, che usa il pugno di ferro contro tutte le forme di anomalia e “devianza” sociale.
      Il limes oltre il quale c’è la repressione di ogni forma di antagonismo sociale è sottolissimo.

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    2. (8) E’ dentro questa cornice sicuritaria che il Front National inscrive lo specchietto per le allodole della “democrazia diretta”, ovvero della centralità dei referendum, che a malapena maschera una coerente concezione plebiscitaria e populista-totalitaria della democrazia. Scontata è dunque la difesa del sistema presidenzialistico, con la possibilità di un solo mandato. Inquietante la giustificazione: “ L’elettoralismo è diventato una vera piaga per il nostro paese”

      (9) Per quanto riguarda la forza armata il Front National propone un grande programma di riarmo della Francia, la difesa e lo sviluppo della sua deterrenza nucleare, il rafforzamento della filiera industriale militare. E’ in questa cornice che si promette l’uscita della Francia dalla NATO. Qui non si tratta solo della famigerata grandeur française, o di semplice nazionalismo, ma di un vero e proprio richiamo al revanchsimo nazionale e allo sciovinsimo imperialista.

      (10) Siamo quindi ai cosiddetti “diritti civili”. Il Front national si oppone ai matrimoni omosessuali come al diritto d’adozione da parte di coppie omosessuali. Sì invece ai PACS. Propone quindi politiche di incoraggiamento della natalità delle famiglie patriarcali mononucleari. Per finire FN liscia il pelo alla consolidata tradizione secolarista e laicista tipica della tradizione francese, proponendo non solo il rifiuto di ogni finanziamento statale a qualasiasi comunità religiosa, ma pure il divieto categorico di ostentazione di simboli religiosi in ogni luogo pubblico (scuole, uffici, mezzi di trasporto, ecc.), un divieto che, secondo chi scrive, lede pesantemente un diritto fondamentale, quello alla manifestazione del proprio pensiero, oltre che alla effettiva libertà di culto, e quindi calpesta quelli di minoranze importanti (come quella islamica).
      Di qui la concezione nazionalista e centralista di uno Stato forte, come quando si stabilisce che la Costituzione sarà modificata ficcandovi il principio per cui “La Repubblica non riconosce alcuna comunità” se non la propria."

      http://sollevazione.blogspot.it/2014/01/che-cose-il-front-national-di-marine-le.html

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    3. E QUINDI?

      Cosa mi stai dicendo....che essendo contro la globalizzazione sono dei pericolosi fascisti.... ?

      Ma un tempo non c'era una sinistra no global?

      All'atto pratico lottare contro la globalizzazione e l'omologazione di tutto vuol dire anche difendere le proprie tradizioni, la propria storia e la propria cultura...

      L'immigrazione è una tragedia...bisognerebbe fare si che i popoli si sviluppassero in pace a casa loro invece di bombardare la Libia e poi fare i piangina con l'accoglienza...

      I veri razzisti sono appunto i globalisti di sinistra che vogliono la mescolanza e l'omologazione di tutte le identità per creare l'uomo nuovo...il consumatore perfetto senza radici e passato.
      Questa in atto senza esagerare si puo' considerare

      Capisco che questo possa suonare scandaloso ai pro-americani di questo disagraziato paese...

      Poi oltretutto già il fatto che mi citi un articolo dove le famiglie tradizionali vengono bollate con l'aggettivo "patriarcale" mi conferma il tutto...mi sembra di parlare con la boldrini...ma cosa cazzo vuol dire patriarcale? Ancora con sto cazzo di linguaggio vecchio e statio? Ma patriarcale de che?????

      Ma ammesso che la sinistra voglia dire qualcosa... ma chi come e quando ha deciso che per essere di sinistra devo essere pro matrimoni e adozioni gay, devo essere femminista, devo mangiare il seitan ed essere vegano....?

      Ma dove sono quei comunisti grezzi e genuini di una volta da vino e grigliate di carnazza?

      Simone




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  34. Quello che manca è una formazione di sinistra nazional populista, quindi, naturalmente no euro e 'giustizialista' Dopo 20 anni di Berlusconismo una nuova formazione politica non può non essere populista. Una cosa tipo Podemos!
    Un CLN con Salvini e Crosetto durerebbe fino alle prossime politiche, fino alla prossima coalizione 'anticomunista'

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  35. PODEMOS (SPAGNA) NAZIONALPOPULISTA???????????
    Silvano mi sa che hai preso un granchio!!!!!!!!!!!!!!!!!
    MA L'HAI LETTO IL PROGRAMMA DI PODEMOS?
    SAI QUALI GRUPPI LO COMPONGONO???
    Podemos raggruppa l'area civilista e ambientalista dell'estrema sinistra spagnola.
    Vaglielo a dire che sono "nazional-populisti", poi vedi che ti rispondo.

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    1. Le parti anti casta e anti evasione fiscale per noi in Italia suonano populiste, non parliamo poi della diminuzione delle aliquote IVA sui beni di prima necessità. Ma noi siamo intossicati. Forse è meglio chiamarle istanze civiliste.

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  36. Leggo che qui si fa confusione (volutamente?) tra sinistra e piddinume, marxismo con liberismo, esaltazione dei diritti cosmetici a costo zero (insomma... SEL) con lotta per i diritti civili e sociali. Un bel minestrone insomma. Eppure basterebbe leggere le nostre (pur variegate) posizioni, i nostri punti, la nostra proposta di un CLN (quindi non vuol dire che vogliamo dialogare solo con i "nostri") per avere un'idea di quello che siamo. Quindi: vi è difficoltà di comprensione? Non credo. Credo, piuttosto, che si voglia togliere legittimità ad una posizione politica, credo che si vedano gli altri sempre come "avversari" e non come potenziali alleati. E saremmo noi i settari? Spiace constatare che anche chi dice di aver superato la sinistra, poi ne mantiene tutti i difetti. Entriamo nel merito dunque. Si vuole uscire dall'euro e dall'Ue? Come? Quali saranno gli strumenti per farlo? Si vede o no la crisi dell'eurozona come parte di una crisi del sistema capitalistico occidentale? Si vuole o no dare fiducia a quello stesso ceto politico ed economico che ci ha fatto entrare all'interno dell'eurozona? Si vuole o no contribuire alla costruizone di un movimento popolare e di un CLN? Si pensa o no che il superamento della crisi presuppone una prospettiva socialista? Queste sono le domande su cui si dovrebbe confrontare. Gli insulti e le contumelie qualificano chi li usa.

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    1. "Si vede o no la crisi dell'eurozona come parte di una crisi del sistema capitalistico occidentale? Si vuole o no dare fiducia a quello stesso ceto politico ed economico che ci ha fatto entrare all'interno dell'eurozona? Si vuole o no contribuire alla costruizone di un movimento popolare e di un CLN? Si pensa o no che il superamento della crisi presuppone una prospettiva socialista?"



      Ecco, appunto, siamo sempre lì: o tutto o niente, ed intanto che aspettiamo il "tutto" ci prendiamo continue mazzate sulla testa.
      Sono sempre più convinto che chi fa i discorsi di cui sopra abbia il culo bello al caldo.

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    2. Io il culo al caldo non ce l'ho per nulla (sono sei mesi che non lavoro, se interessa). In ogni caso, nessuno (o almeno non io) ha scritto "o tutto o niente", "O si esce dal capitalismo o niente". Ho infatti scritto esplicitamente la parola ANALISI: è una crisi capitalistica o non è una crisi capitalistica? Non è questione di volere tutto e subito, ma partire da un'analisi condivisa per poi agire conseguentemente. Tutto qui.

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    3. Perdonami Rodolfo... premesso che mi dispiace per la tua situazione lavorativa (la mia a breve rischia di diventare simile), ma se la necessità di "analisi" verte sulla domanda "è o non è una crisi capitalistica", immagino che si parta dal presupposto che la risposta sia "sì, lo è" (da parte mia condivido) e che perciò chiunque dia una risposta diversa (sia essa "no" o "forse") NON sia ben accetto nel CLN. Dico bene?

      E allora lo vedi che siamo nella prospettiva di accettare nel CLN SOLO chi condivide l'obiettivo a lungo termine, lasciando fuori tutte quelle forze (e sarebbero parecchie) che, pur non condividendo la critica radicale al capitalismo, sarebbero comunque alleate quantomeno nel riportare il capitalismo sui binari della sostenibilità, e dunque nell'abbattere la moneta unica (obiettivo a breve termine, TUTT'ALTRO che realizzato)?

      Insomma, siamo proprio al "tutto o niente".

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    4. Assolutamente no. Altrimenti non sarebbe un CLN (dove è ovvio che ci siano forze diverse). In ogni caso, se interessa, una nostra analisi su cosa dovrebbe essere e come sarà il CLN è in questo video: https://www.youtube.com/watch?v=-PUfuZYtgrU

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    5. Buongiorno Rodolfo....

      Personalmente do ragione ad Anakyn...
      Il vostro atteggiamento è secondo me settario purtroppo...obiettivamente definire questa una crisi capitalistica pone già un paletto ideologico che volente o nolente divide...( oltretutto secondo me capitalismo nella fase terminale e comunismo nella fase terminale presentano molti punti di somiglianza...l'incubo vero per me sarebbe un "comunismo" orwelliano formato coca-cola e google)

      Ho visto il video e mi è piaciuta l'idea che ne emerge.

      Tuttavia una delle difficoltà che sospetto possano arrivare sta proprio nella divisione che senza nemmeno volerlo ponete...

      Qualche anno fa ero a una manifestazione a milano contro la troika...doveva essere apolitica e apartitica e contro l'europa delle banche... il risultato è stato che mi son ritrovato in mezzo a tutta una simbologia di bandiere che non avevano nulla a che vedere con l'idea originale... bandiere di sel, di movimenti femministi lgbt e di Che-Guevara...

      Perchè mettere un cappello ideologico e approrpiarsi indebitamente di uno spazio che potrebbe essere comune...

      Il problema dal mio punto di vista è questo...a sinistra purtroppo si è troppo affezionati alla propria liturgia e mettersi insieme con altri per un obiettivo comune è quasi impossibile...

      Tant'è vero che molti di sinistra anche se contro l'euro hanno votato tsipras, un partito pro euro... (potevano almeno stare a casa e non votare...)

      Simone

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    6. "Tant'è vero che molti di sinistra anche se contro l'euro hanno votato tsipras, un partito pro euro... (potevano almeno stare a casa e non votare...)"



      Già: non solo NON hanno sostenuto in alcun modo la battaglia anti-euro (che dell'anti-capitalismo dovrebbe essere ovvia premessa) ma anzi hanno favorito un partito esplicitamente PRO-euro nell'agguantare in extremis un volo per Bruxelles.

      Però certo: turandosi il naso.
      Se il naso era bello turato mi chiedo il cervello in che stato fosse... probabilmente tarato al 100% sulla logica dell'appartenenza, come volevasi dimostrare.

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  37. Scusate ma siete matti? A cosa servono tutti questi rinfacci e veleni? Non sono riuscita a leggere tutto perché sono di corsa, ma vi pare che, mentre ci stanno affamando, si litiga come se si fosse in pollaio? Teoricamente tutti coloro che hanno commentato qui sono persone che stanno cosa sta accadendo e, anziché ripigliarsi, si tirano le frecciatine e si attaccano a vicenda.
    Ma vi rendete conto che qui volenti o nolenti si deve collaborare tutti per uscire dal disastro?
    Il nostro obiettivo è quello di unire le sinistre affinché si possa comporre un fronte per l'uscita dall'euro di sinistra che lavori alla salvaguardia delle libertà individuali, associative e sindacali, e si occupi di tutelare i diritti dei lavoratori, dei precari, degli esodati, dei disoccupati, dei pensionati, e dei deboli in genere. Se qualcuno vuole aiutarci a raggiungere l'obiettivo è il ben accetto. Ad agosto stiamo organizzando il forum europeo, in cui speriamo aderiscano tutte le persone adulte, responsabili con una coscienza viva, se volete portare sindacati, associazioni, movimenti di sinistra sono i ben accetti.
    Poi dopo questa fase di costruzione e solidificazione si passerà alla fase CLN. Per noi i temi della giustizia sociale e delle libertà sono cari. Se per voi non sono rilevanti fate quello che volete, ma lasciateci lavorare in santa pace senza polemiche assurde che fanno solo perdere tempo a tutti.

    A me dei dettagli tecnici su cui si litiga e i guinness dei primati per chi è arrivato prima, non me ne frega una mazza. Anche se con alcuni non ci siamo simpatici, qui bisogna unire le forze di tutti coloro che vogliono e sentono nel profondo di voler costruire una nuova sinistra (che sia vera nei valori e che sia adatta a inserirsi in questi tempi moderni) e lavorare sodo per la riuscita del forum europeo, da lì verrà quel che deve venire, in base allo spirito che riusciremo a metterci.

    O si va avanti insieme e si arriva tutti all'obiettivo, oppure non si va da nessuna parte perché ci si tira i capelli tra noi, e i litigiosi avranno sulla coscienza la vita di molte persone a cui avranno tolto energia per dedicarsi alle liti da pollaio.

    Ridere un po' di se stessi anziché schernire sempre gli altri, potrebbe essere utile a sciogliere tante tensioni.
    Buona serata.

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  38. Cara Shirin, questo tuo accorato appello è rivolto ad "amici che non capiscono", o a nemici che "fanno finta di essere amici che non capiscono"?

    E' di questo che si sta discutendo. Non l'hai capito perché vai di corsa, ma è una cosa molto molto importante.

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  39. In questo post e 119 commenti, finora, la parola sinistra compare 142 volte.
    Questo blog è un "coordinamento nazionale SINISTRA CONTRO L'EURO".
    Il concetto di "sinistra" inteso in questo caso come sinistra politica, dev'essere molto importante (e infatti lo è).
    Dopo questo post servirebbe una definizione. La domanda è rivolta specialmente a Shirin Chehayed, Rodolfo Monacelli, Moreno Pasquinelli (specialmente a quest'ultimo perché ne vede due) che sono intervenuti e fanno parte del comitato operativo del coordinamento, senza nessuna preclusione tuttavia.
    Agli altri commentatori, che non si sono certo risparmiati, rammento le cortesie delle regole di ospitalità, anche in questo caso senza nessuna preclusione.

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  40. Per quanto mi riguarda sinistra vuol dire critica dell'esistente, "il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente" e che, dunque, prevede il conflitto. In altre parole tutto ciò che ciò che si è autodefinito "sinistra" non è stato in questi anni, e non solo il piddinume, ma anche i "diversamente piddini", da Sel alla dirigenza di Rifondazione Comunista che ha sostituito la lotta di classe e il conflitto sociale con la lotta di genere e per i diritti cosmetici. Spero di essere stato abbastanza chiaro :)

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    1. Solo Rodolfo Monacelli, che ringrazio per la disponibilità e la chiarezza, ha risposto.

      Vedo le seguenti possibilità.

      Rodolfo Monacelli è il portavoce di "SINISTRA CONTRO L'EURO", e quella riportata è la posizione del Comitato centrale (ooops, pardon) operativo di SCL'EURO
      Rodolfo Monacelli è l'unico di tutta SCL'EURO a non aver smarrito la carta dell'identità politica (complimenti)
      La domando riguarda "ciò di cui non si può parlare" (e Monacelli passerà i suoi guai)
      A parte Monacelli a nessun altro di SCL'EURO interessa alcunché di comunicare.

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    2. Buongiorno Rodolfo,

      Spero di non apparire pesante e guastafeste, ma secondo me la contraddizione sta proprio in questa tua frase:

      " Per quanto mi riguarda sinistra vuol dire critica dell'esistente, "il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente" e che, dunque, prevede il conflitto "

      Questa frase definisce qualsiasi persona a cui non va bene lo stato di cose attuali...stai comprendendo in essa moltitudini di gente che non si considerano di sinistra...

      Partendo dall'assioma che la critica "al sistema" sia ontologicamente di sinistra crei una spaccatura fra le persone...non le unisci...indebolisci il progetto sul nascere.

      Oltretutto tale spaccatura il piu' delle volte sarebbe fittizia se non fosse continuamente rafforzata dai continui riferimenti alla propria tradizione...

      Quest'altra tua frase merita un'ovazione da stadio! completamente d'accordo :) !

      "da Sel alla dirigenza di Rifondazione Comunista che ha sostituito la lotta di classe e il conflitto sociale con la lotta di genere e per i diritti cosmetici. Spero di essere stato abbastanza chiaro :) "

      Simone

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    3. Anche Casa Pound critica l'esistente

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    4. Be casa pound è l'altra faccia della stessa medaglia della contrapposizione ideologica... io farei un esempio diverso:

      Anche milioni di signor nessuno che non si identificano in nessuna etichetta politica e nonostante cio' si informano, pensano e criticano.

      Il monopolio della protesta non ce l'ha la sinistra...

      Basta dualismo ideologico...

      Simone

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  41. Allora,ricapitoliamo:sono passati più di sei anni dalla più devastante crisi del capitale,sistemica e non congiunturale, che ha distrutto gran parte del patrimonio industriale della sesta potenza economica mondiale,portato alla disperazione interi settori di lavoratori,annientato fino quasi a farlo sparire quel ceto medio che tanto aveva contribuito all'affermarsi di un blocco sociale ondivago e reazionario politicamente,ma sempre attento al proprio "particulare",però "estraneo"alle dinamiche del capitale multinazionale, in un contesto globale di crisi da sovrapproduzione che le elités europee hanno subito trasformato in ghiotta occasione per regolare i conti con il lavoro salariato e non.Bene, di fronte a tutto ciò,quale è stata la risposta di chi è stato bastonato più duramente,soprattutto in Italia?Non risultano oceaniche manifestazioni di protesta simili a quelle di Spagna e Grecia,anzi, ci si è affidati ancora una volta al rètore di turno a cui una massa sterminata di pensionati e lavoratori pubblici ha consegnato il proprio destino che sarà precario e misero.Se ancora una volta i referenti principali della "sinistra"si sono espressi a favore dell'Euro e del "sogno europeo",di cosa stiamo discutendo?Di generali senza esercito?Anni fa si ricorreva ad un metodo d'analisi infallibile,perchè fatto sul campo,si trattava della troppo frettolosamente archiviata "inchiesta operaia",riguardante vari aspetti della vita dei lavoratori fra cui la tanto decantata in tempi passati,coscienza di classe.I risultati furono a dir poco sorprendenti,e lo sono ancora oggi a dimostrazione di una adesione al sistema avvilente per chi pensa ancora a loro come la classe che abolirà lo stato di cose presenti.L'uscita dal lager eurista è inevitabile,ma lo sarà per forza d'inerzia e insostenibiltà oggettiva,non certo per la spinta delle "masse"oramai completamente integrate nel sistema.

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  42. Ho dimenticato la firma al commento delle 16.40.Luciano

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